Al di là di calcoli e numeri, questa serata rimarrà nella storia del Napoli. Perché per la prima volta siamo andati su uno dei campi più difficili che ci siano, e lo abbiamo fatto con la testa alta e la sfacciataggine di chi dice "Siete bravi, ma pure noi".
Per la sfida con i parigini, Ancelotti ripropone più o meno la squadra vista col Liverpool. Maksimovic fa da "falso" terzino, mentre Fabian Ruiz è l'esterno sinistro del centrocampo formato anche da Callejon, Allan e Hamsik. In attacco la coppia Insigne-Mertens.
Nel PSG la nota rilevante è l'assenza di Thiago Silva, mentre ci sono regolarmente sia Di Maria che Verratti.
PSG (4-2-3-1): Areola; Meunier, Kimpembe, Marquinhos, Bernat; Verratti, Rabiot, Di Maria; Mbappé, Cavani, Neymar. A disp: Cibois, Kehrer, Choupo-Moting, Draxler, Nkunku, Diaby, Nsoki. All. Tuchel
Napoli (4-4-2): Ospina; Makimovic, Koulibaly, Albiol, Mario Rui, Allan, Fabian, Hamsik, Callejon; Mertens, Insigne. A disp: Subs: Karnezis, Malcuit, Hysaj, Rog, Milik, Zielinski, Diawara. All Ancelotti
"Vogliamo mostrare ciò che sappiamo fare", aveva detto Ancelotti alla vigilia. Chi assiste al primo tempo degli azzurri resta a bocca aperta. Il Napoli impiega 10 minuti a prendere le misure al poker di attaccanti del PSG, ma poi prende il controllo del centrocampo e gioca con disinvoltura come se di fronte ci fosse una squadretta qualunque. Allan morde tutto e tutti, Hamsik governa il gioco da regista navigato e Mertens e Insigne scappano via da tutte le parti senza dare riferimenti.
Gli azzurri tremano soltanto due volte nel primo tempo, quando (17') su ripartenza è Cavani a impegnare Ospina, e quando sempre su ripartenza Mbappé scappa via e in diagonale impegna ancora il colombiano.
Il gol di Insigne è il giusto premio per un dominio tattico. E' il 29' quando Callejon imbuca in profondità per Lorenzo che bruca alle spalle il difensore e poi con un cucchiaio batte Areola, 0-1.
Pensi che il PSG possa reagire, e invece è solo Napoli. Insigne (36') è precipitoso nel tirare al volo su una palla centrale di Mertens, poi al 46' spara fuori con un tiro a giro dentro l'area.
Al fischio finale del primo tempo, lo stadio fischia il PSG. Annichilito dal Napoli.
Nella ripresa il PSG cambia, Kehrer prende il posto di Bernat e passano ad una specie di 3-4-1-2. Il Napoli cambia a sua volta (4-2-3-1) ed è costretto a rinunciare a Insigne per una botta al petto. Entra Zielinski.
La reazione dei transalpini produce un tiro di Neyamr che Ospina respinge in tuffo (50'). Poco dopo zuccata di Meunier che ancora Ospina alza in angolo.
I 5 minuti dal 56' al 61' sono cruciali. Il Napoli sciupa due occasione per raddoppiare, con Hamsik (dopo un gran velo di Callejon), e con Mertens che impegna Areaola. Ma al 61' una ripartenza del PSG mette in condizione Meunier di crossare, Mario Rui entra in scivolata e infilza Ospina preso in contropiede, 1-1.
Il Napoli assorbe bene il colpo del pareggio, anche perché stranamente i francesi anziché caricare sulle ali dell'entusiasmo, sembrano quasi rilassarsi per il pericolo scampato.
E qui viene fuori l'altra faccia di un grande Napoli, che capisce di poter osare. E osa.
Mertens (66') e Fabian Ruiz (69') ci provano da fuori senza troppa convinzione, ma al 76' proprio Mertens vede un tiro di Ruiz sbattere su Marquinhos e di prima intenzione spara al volo nell'angolino per l'1-2.
Ospina salva subito il vantaggio su punizione dal limite di Neymar (81'), volando sotto la traversa. Ma anche Areola salva il PSG dal tris azzurro, deviando un colpo di testa di Mertens.
Esce Mertens, entra Milik (83'), che subito di testa anticipa un difensore su calco d'angolo ma mette di poco a lato.
Scorrono i minuti, entra pure Rog al posto di Callejon (87').
La beffa arriva al 93'. Di Maria prende palla al limite, si sposta un po' centralmente e lascia partire un tiro a giro che salva il PSG.
Ma adesso il Napoli ha la chance di chiudere i conti al San Paolo. Se vinciamo, a quel punto basterà ripetersi con la Stella Rossa per volare agli ottavi.