«Scudetto? Per vincerlo bisogna fare più punti della Juve. Essere etichettata come candidata allo scudetto non credo che carichi di responsabilità la squadra, già le ha e vuole lottare fino alla fine. Ci sono parecchie squadre che aspirano a essere l'anti Juve, come ad esempio l'Inter che si è avvicinata, o il Milan. Questo aumenta la competitività del campionato. Più competizione c'è e più si abbassa la quota scudetto».
Sul calendario più agevole. «Il primo vero bilancio si potrà fare alla fine del girone d'andata. Il calendario finora è stato complicato, ma poi non è detto perché le piccole hanno portato via punti, la Spal ha vinto a Roma, il Parma a Milano con l'Inter, tutte le squadre hanno caratteristiche che possono metterti in difficoltà ».
«Il mio Napoli? Non mi piace dire così perché tanti allenatori quando la squadra gioca male non si appartengono alla propria squadra. Il livello di gioco mi soddisfa, non posso nascondere anche se so che le insidie sono dietro l'angolo. Dobbiamo essere vigili, la squadra mi piace ed è un Napoli che mi dà emozione».
Su Mertens: «E' chiaro che lui voglia giocare dal primo minuto, però gli ho spiegato che questa è una cosa del vecchio calcio italiano. Prima non c'erano le sostituzioni, glielo spiegato anche a lui ieri. Gli attaccanti sono i giocatori più facilmente che si possono cambiare, perché se vinci una partita levi un attaccante e metti un centrocampista, se perdi levi lo stesso l'attaccante con uno più fresco. Quello che mi piacerebbe far capire ai calciatori che non è importante la quantità ma la qualità del minutaggio. Mertens è in forma, ha un'ottima condizione mentale. Se lo faccio subentrare è perché per far prolungare questa condizione e non lasciare Milik nel dimenticatoio».
Su Fabian Ruiz: «E' giovane e si sta adattando bene grazie all'aiuto dell'ambiente. Ha qualità , ha anche la personalità per mostrarle senza preoccupazioni».
Sulla difesa. «Se leggiamo i numeri, ci penalizzano i 5 gol presi da Sampdoria e Milan, poi le cose a livello difensivo sono andate meglio. Recuperiamo palla molto più avanti e il miglioramento che si può fare nella fase d'attacco è una maggiore efficacia nelle finalizzazioni».
Su Koulibaly. «Di sicuro è tra i migliori che ho mai allenato, ma è difficile fare un podio tra queli che ho avuto il piacere di allenare: Maldini, Nesta, Terry, Cannavaro, Thouram, Thiago Silva, Sergio Ramos».
Sul mercato e i nomi di Cavani o Ibrahimovic. «In questo momento è prematuro parlare di altri calciatori che non stanno nella nostra rosa. Cavani lo affronteremo tra qualche giorno. Non sarebbe rispettoso nei confronti dei giocatori che ho adesso».
Sugli infortunati. «Ounas e Rog sono pronti, Luperto sarà pronto col PSG, Verdi dopo la partita col PSG. Meret è quasi pronto, è molto vicino. Younes? E' nella stessa situazione di Ghoulam, forse un po' più dietro. Fine mese? Potrebbe essere».
Sui tifosi. «Tutti si aspettano lo stadio pieno, però non tutti possono permettersi di venire sempre allo stadio e quindi si fanno delle scelte. Tutti ci sforzeremo per migliorare la qualità e dare più entusiasmo a una tifoserie che mi ha dato entusiasmo».