Per la sfida contro i toscani, Ancelotti smentisce le previsioni e si affida ancora a Insigne, che fa tandem con Mertens. Chance per Diawara e Rog, così come Malcuit, Zielinski e Maksimovic. Confermato Fabian Ruzi, in porta si rivede Karnezis.
NAPOLI (4-4-2): Karnezis; Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj; Rog, Diawara, Fabian, Zielinski; Insigne, Mertens. A disp.: Ospina, D'Andrea, Albiol, Ghoulam, Mario Rui, Allan, Hamsik, Callejon, Milik, Ounas. All. Ancelotti
EMPOLI (4-3-2-1): Provedel; Di Lorenzo, Silvestre, Rasmussen, Antonelli; Acquah, Capezzi, Bennacer; Krunic, Ucan; Caputo. A disp.: Terracciano, Fulignati, Brighi, Veseli, Zajc, La Gumina, Pasqual, Untersee, Capezzi, Marcjanik, Rasmussen, Mraz. All. Andreazzoli
Sarà pure soprattutto a causa della rivoluzione (necessaria) operata da Ancelotti, fatto sta che il Napoli del primo tempo non è che affascini granché. Malcuit è molto a suo agio quando attacca ma spesso va a vuoto quando difende, Diawara gioca scolastico e di filtro ne fa pochissimo, Rog quando porta il pressing è tatticamente è indisciplinato mentre Zielinski si vede e non si vede. Rosultato? Attacchiamo così così e difendiamo maluccio.
Gli azzurri sono però bravissimi a sfruttare i loro tre grandi punti di forza: Koulibaly, Insigne e Mertens. Il primo oltre a essere insuperabile in difesa, costruisce tre quarti del gol del vantaggio (al 9'): recupera in scivolata un pallone, poi si fa 50 metri prima di servire in orizzontale Insigne, che di esterno la manda nell'angolino.
Oltre a fare gol, Insigne a sua volta apre lo spazio a Mertens in occasione del raddoppio (37'); il belga avanza palla al piede e quando gli avversari attorno diventano 4, s'inventa un tiro precisissimo dai 25 metri che vale il 2-0.
Meno attenta è la difesa azzurra, che va spesso in affanno anche perché il centrocampo (rin)corre poco e a vuoto. Antonelli segna dopo un batti e ribatti in area di rigore (14'), ma era in nettissimo offside. Al 34' invece è Hysaj a chiudere in modo provvidenziale su Caputo.
Nella ripresa il film del match sembra il migliore dei possibili, perché il Napoli gioca con maggiore scioltezza e l'Empoli annaspa. Però le occasioni con Fabian Ruiz (50'), Hysaj (53') non vengono sfruttate.
Ma al 58' arriva come un fulmine a ciel sereno il frittatone: Diawara sbaglia il pressing e lascia una voragine in mezzo, nessuno la va a coprire e così Krunic ha il tempo di guardare Caputo e lanciarlo, l'attaccante viene tenuto in gioco da Maksimovic, e anche se Koulibaly gli scappa dietro non lo raggiunge, Caputo tira e insacca in diagonale, 2-1.
Il gol cambia tutto, perché il Napoli si ferma e l'Empoli ci crede. Rischiamo grossissimo al 62', quando Ucan riceve palla a 4 metri dalla porta, la controlla e cerca il primo palo ma la sua conclusione termina fuori.
Koulibaly è una furia con i compagni, Ancelotti pure e cambia: entrano Allan e Callejon, escono Rog e Fabian Ruiz.
E Callejon impiega 1 minuto per lasciare il suo graffio: al 64' riceve palla da Malcuit, guarda in mezzo e poi serve indietro a Mertens, che lascia partire una palombella che si insacca all'incrocio, 3-1|
Il tris azzurro rasserena il Napoli, che però continua a viaggiare con il fiatone. Non si ferma invece l'Empoli, che spinge tanto anche se a dire il vero costruisce quasi nulla.
Negli ultimi minuti Ancelotti richiama Zielinski (affaticato) e getta dentro Milik per un tridente puro.
Mossa azzeccata, perché il polacco al 90' chiude con un esterno nell'angolino una grande azione sull'asse Insigne-Mertens, 4-1.
Finita? No. Lo stesso Mertens al 93' sfrutta un lancio di Insigne, scarta anche il portiere e poi insacca, 5-1.