Per la sfida con l'amico Grifone, Ancelotti cambia poco rispetto alla gara col PSG: torna titolare Hysaj ed esce Maksimovic. Si rivedono anche Zielinski e Milik. Panchina per Mertens.
FORMAZIONI UFFICIALI.
GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi, Romero, Criscito; Lazovic, Hiljemark, Veloso, Rómulo, Bessa; Kouamé, Piatek. A disposizione: Russo, Gunter, Lisandro Lopez, Lapadula, Mazzitelli, Rolon, Pandev, Pereira, Lakicevic, Omeonga, Medeiros, Zukanovic. All. Juric
NAPOLI (4-4-2): Ospina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan, Hamsik, Zielinski; Insigne, Milik. A disposizione: Karnezis, D'Andrea, Maksimovic, Ghoulam, Luperto, Malcuit, Fabian, Rog, Diawara, Mertens, Ounas. All. Ancelotti
Eppure i pochi lampi di lucidità - quando costruiamo con calma e come sappiamo - dovrebbero darci la carica. Parliamo del tentativo di Zielinski di testa sull'esterno della rete (5') e del tiro di Insigne dai 25 metri che centra il palo (13'). Ma sono due sprazzi in mezzo a tanta confusione.
Il Genoa non fa granché, ma quel poco che combina lo fa con ardore e intensità . Al resto ci pensano Zielinski e i due terzini azzurri, che al 20' sono i tre protagonisti negativi del gol del Genoa. Il polacco perde alla facendo incazzare Ancelotti, Mario Rui si tiene a distanza da Romulo consentendogli di guardare in mezzo e decidere come e dove crossare, mentre Hysaj completa l'opera perdendo Kouamé che di testa insacca, 1-0.
Dopo il gol subito, continuiamo ad essere confusionari e becchiamo 3 o 4 contropiede sanguinosi. Mano male che c'è Koulibaly.
Malgrado tutto, abbiamo anche un'altra occasione colossale per segnare, al 36'. Insigne dà una palla incredibile a Callejon che crossa in mezzo per Milik, il polacco riesce a toccare ma Radu compie un prodigio respingendo sulla linea.
I cambi e la sfuriata del tecnico degli spogliatoi fanno entrare in campo un altro Napoli, che si piazza nella metà campo avversari e martella.
Al 51' Mertens in scivolata non arriva per mezzo metro su un tiro-cross di Mario Rui a un metro dalla porta. Sempre Dries al 54' - dopo uno scambio con Fabian - prova il tiro a giro che esce fuori di poco.
Il Napoli è molto più vivace adesso, ma a rendere le cose più complesse ci si mette il nubifragio che si abbatte su Marassi, che impregna il campo fino a non far più rimbalzare il pallone e costringe Abisso a sospendere il match al 58', anche se soltanto per una manciata di minuti.
Alle 22:01 comincia il "terzo tempo" del match, su un campo che comunque non è in condizioni normali perché non è possibile andar via palla al piede, senza che ti resti un metro dietro. Sulla fascia sinistra di fatto il pallone non rotola ne' rimbalza. Si gioca su un campo largo di fatto 60 metri, perché sulla parte restante è come giocare con la buona vecchia "palla pazza". Impossibile.
Tutto si complica e ci vorrebbe un lampo, che arriva al 61': passaggio verticale di Allan, Mertens di tacco premia l'inserimento di Fabian Ruiz che spara alle spalle di Radu, 1-1!
Adesso è una battaglia faticosissima, su ogni pallone. Una punizione di Insigne costringe Radu alla deviazione in angolo (66'), ma poi non si riesce a combinare molto altro su un terreno così infame.
All'80' Ancelotti spende il terzo cambio: out Hysaj dentro Malcuit.
All'85' episodio cruciale. Punizione di Mario Rui dalla fascia sinistra. Palla in mezzo con Albiol e Biraschi che vanno in contatto, ma senza fallo (lo dice il VAR), il difenosre genoano tocca col piede e insacca, 1-2.
Il finale è una battaglia durissima. Romero di testa (89') da 3 metri chiama alla parata Ospina. Poco dopo i genoani protestano per un contatto Mazzitelli-Mario Rui, ma saltano assieme e si sbilanciano assieme. Non c'è nulla Il finale (si gioca fino al 94:30) è incandescente ma alla fine la svanghiamo: 3 punti a noi.