Sui piccoletti. «Non c'è nessuna rivincita, non c'è bisogno del fisico ma dei piedi buoni. Questo può fare bene alla Nazionale, per portarla più in alto possibile».
Sulla non qualificazione di un anno fa. «Io ho sempre accettato tutte le scelte di ogni allenatore, come ho sempre detto per mister Ventura... ero fiducioso su chi è sceso in campo, purtroppo è andata male e bisogna guardare avanti. Champions? Con Verratti ci ho scherzato un mese fa. Gli ho detto che cercheremo di dargli filo da torcere, dopo il sorteggio nessuno ci credeva in un nostro eventuale passaggio del turno».
Su Mancini. «Ogni allenatore ha la sua idea, il mister ha cambiato qualcosina, ci sta chiedendo in fase offensiva di fare movimenti diversi. È stato un grande allenatore, ha allenato campioni, c'è solo da imparare. Non è facile incontrarci una volta al mese e mettere in campo, dopo tre giorni, le proprie idee. Contro la Polonia si è visto qualcosina in più rispetto agli altri anni».
Sulla competitività . «Penso di sì, al di là di giocatori esperti ci sono tanti giovani che si stanno confermando nel nostro campionato ad alti livelli. Parecchi di noi giocano la Champions League, ti aiuta a migliorare, proviamo a portare la nostra esperienza in Nazionale per aiutare i giovani».
Sulla differenza fra Napoli e Italia. «Cercheremo sempre di dare il massimo, sappiamo che quando arriviamo qui - una volta al mese - in tre giorni è difficile esprimere tutto in campo, ci conosciamo poco. Posso assicurarti che tutti quanti diamo l'anima per questa maglia. Non solo io ma i nostri club, è cambiato allenatore, ci conosciamo a memoria. Vedendoci una volta al mese è difficile...».
Fonte: Tuttomercatoweb