Ma sparare accuse da denuncia un po' meno. L'ex azzurro le ha rilasciate in una intervista a Volkskrant.nl.
La più eclatante: «De Nicola mi vietò di andare da un altro medico», in riferimento al problema che per mesi lo ha afflitto. Premesso che NESSUNO può impedire a una persona di rivolgersi a chi gli pare e piace, e NESSUNO con un po' di sale in zucca darebbe ascolto a un divieto simile, dubitiamo peraltro che tale diktat possa essere partito dal Dottor De Nicola.
L'episodio si riferirebbe a un gonfiore allo stomaco avvertito nel 2015. Secondo De Guzman, De Nicola gli avrebbe cambiato la dieta imponendogli di avere altri consulti medici.
Questo - dice De Guzman - ha fatto sì che il problema si protraesse nel tempo, impedendogli di giocare.
Basta un po' di logica per cogliere la cazzata: De Nicola avrebbe ostacolato la guarigione di un giocatore che il Napoli voleva sbolognare a tutti i costi e in tutti i modi. Bell'autolesionismo del cazzo. Il club avrebbe cacciato subito De Nicola.
«Giuntoli voleva cedermi - dice De Guzman - c'era la possibilità di andare al Sunderland o al Bornemouth ma per me era più importante stare in forma prima di cambiare squadra. Un giorno nello spogliatoio, Giuntoli mi ha chiamato "pezzo di merda" e mi ha invitato in un’altra sala, dove mi disse che avevo promesso di andar via. Ma non era così. Improvvisamente mi ha colpito in faccia con un pugno, poi è intervenuto Zuniga a separarci. Il giorno dopo il preparatore mi ha detto che mi sarei allenato da solo, ed Edoardo De Laurentiis, mi disse: "Non andrai da nessuna parte. Tu rimani qui, sei morto qui"».
E per chiudere in bellezza, anche gli altri calciatori sono dei bei cattivoni: «Gli altri giocatori non mi rivolgevano la parola, nessuno mi ha aiutato».
Magari per certi atteggiamenti stavi sui coglioni un po' a tutti...