«Io e De Laurentiis? Siamo innamorati, siamo sempre andati completamente d'accordo su tutto. Mai litigato».
«Cavani? Mandiamo un altro audio, dai... Non l'ho mai allenato Cavani, per ora... Però mi piace lavorare con i calciatori forti e Cavani lo è. Ho giocato contro Maradona, mi sarebbe piaciuto allenare anche lui. E' stato il giocatore più difficile da incontrare ma anche il più corretto ed onesto».
Su Todibo. «Buon giocatore, ma è di proprietà di un club importante. Il nostro club è molto attrezzato ed ha una struttura molto diligente. E' giovane e molto interessante».
Sul bacio a Insigne. «Il bacio ai calciatori è un segno di affetto e riconoscenza, a volte anche di supporto. Dipende dai momenti, si può baciare anche un calciatore che ha fatto male. L'idea di Insigne più centrale mi è venuta contro la Sampdoria per farlo rifiatare e sfruttare al meglio le sue qualità ».
Sul cibo. «I tortellini mi mancano è ovvio, ma qui mi sto adattando bene. Ho iniziato un tour delle pizzerie. Quando la mangi qui non la mangi più altrove, come per la mozzarella. Detto napoletano sul cibo? Certo, lo conosco: 'Omm e panza, omm e sustanza'. Preferisco il salato e mi piace molto cucinare».
«Campionato più duro? I campionati sono tutti difficili. Quello italiano è il complicato tatticamente, ma ogni Paese ha le sue caratteristiche. Quello più competitivo è l'Inghilterra, con sette squadre a lottare per il titolo».
Sulla corsa Scudetto. «Lo scudetto è un sogno e non una utopia perché le utopie sono irraggiungibili. Adesso non è il momento di fare calcoli, un primo bilancio può essere fatto alla fine del girone d'andata. Lì vedremo quanto disteremo dalla vetta. Adesso ci aspetta un periodo fondamentale. Ci saranno molte gare impegnative e dobbiamo essere pronti per prepararci alla seconda parte di stagione al meglio. Il Fattore C? Io lo tengo, al pari del presidente. Ci sono varie cose che devono incastrarsi, qui ci sono tutte le componenti per far bene».
In caso di vittoria... «Se vinciamo qualcosa, sicuramente canto. L'ho fatto ovunque. In Inghilterra ho cantato "Volare", a San Siro una canzone dei tifosi del Milan... Mi piacerebbe imparare una poesia napoletana come ''A livella" di Totò"»
Sulla VAR in Champions. «Sono già in ritardo. Ne fanno una questione legata al fatto che in alcuni campionati non c'è questa tecnologia, ma dagli ottavi in poi gli arbitri sono tutti di grande esperienza. Un errore in Champions ti butta fuori...»
Sul clima negli stadi italiani. «Insultare l'avversario non è una cosa buona. E vale anche per i tifosi del Napoli. Noi abbiamo bisogno del loro sostegno, non devono perdere energie per insultare gli avversari. Se saremo insultati ci sono delle regole e le faremo rispettare. Se a Bergamo partono cori chiederemo di sospendere la partita».
«Una parolaccia? "Vafammocc"... ma non le dico mai in campo (ride, ndr)».