«Lo spirito di domani deve essere quello che ci vuole sempre. Abbiamo esaminato quello che è venuto meno contro il Chievo, per cui sappiamo che è importante avere da subito l'atteggiamento giusto. La sfida di domani è delicata ma non credo decisiva. Sarà fondamentale l'attenzione. L'approccio iniziale dovrà essere di sicuro diverso da quello visto col Chievo. Dobbiamo gestire la partita come vogliamo noi, perché sappiamo di poterlo fare».
«Le critiche? Cose normali che fanno parte del nostro lavoro.Non è un pareggio che cambia la mia idea su questo gruppo, che ritengono molto competitivo».
«Non dobbiamo pensare a quello che succederà a Parigi, ma solo a quello che accade al San Paolo. Io ho la sensazione che non saranno decisive le sfide di domani, ma si deciderà tutto all'ultima giornata. Resta il fatto che è una sfida molto importante. Però noi prima dobbiamo pensare a noi stessi senza badare a quel che accade altrove. Finora abbiamo fatto bene, ci serve mettere la ciliegina sulla torta e passare il turno».
«I tifosi? il binomio squadra-tifoso è importantissimo. Credo che solo questa città possa dare una spinta così decisiva alla squadra».
«Il calcio italiano penalizzato dai troppi stranieri? No. Quelli sono dappertutto. Fortunatamente dopo un po' di tempo il ciclo duro pare stia finendo, visto che dei talenti son venuti fuori. Uno di questi l'abbiamo noi ed è Insigne».
La tattica. «Rispetto alle sfide con Liverpool e PSG credo che troveremo meno spazi per attaccare, per cui saranno ancora più importanti i tempi del gioco e degli inserimenti. Cose che con il Chievo sono mancate».
«Gli attaccanti? Problemi davanti non è che ne abbiamo avuti, visto che siamo tra quelli con la media realizzativa maggiore. Se qualche volta non abbiamo fatto bene non dipende dalla qualità dei singoli, ma da come si muove il complesso».
«Siamo dati per favoriti? Conta poco, perché è il campo che decide chi vince e chi perde. Se non fai la tua parte difficilmente vinci, e sottolineo che domani affronteremo una squadra che ha battuto anche nettamente il Liverpool in casa. Inoltre la Stella Rossa ultimamente ha cambiato un po' atteggiamento e modo di giocare, per cui diventano ancora più insidiosi».
«Tra Scudetto e Champions cosa regalerei ai tifosi? Non saprei, è difficile. Non scelgo».
«All'andata per poco non abbiamo fatto gol, per poco non abbiamo fatto i passaggi giusti... eco quel "per poco" domani dobbiamo eliminarlo».
«Ruiz e Hamsik titolari? Potresi essere d'accordo... Un terzino e non Maksimovic a destra per spingere di più? Non è detto, a volte ce l'abbiamo anche con un terzino e Callejon. Mi riservo un dubbio anche su Milik».