Malcuit 6.5: Un paio di chiusure interessanti, qualche galoppata buona e un assist d'oro per Fabian Ruiz (che spreca). Prova molto positiva.
Maksimovic 6.5: Nessuna sbavatura, tanti contrasti aerei vinti e qualche buona chiusura.
Koulibaly 6.5: Disinnesca chiunque prova ad andare via in velocità .
Ghoulam 6: Titolare per forza di cose. A differenza della partita precedente qui deve correre avanti e indietro, ed è costretto a tirare il freno perché non ha i 90 nelle gambe.
Allan 6: Per una serata cede la scena a Barella... che praticamente fa la "sua" partita. Stanco, ma anche così è preziosissimo.
Diawara 5.5: Si limita a qualcosa di più del compitino, senza errori ma neppure facendo chissà che. Da lui ci aspettiamo di più.
Zielinski 5.5: Entra in campo solo nella ripresa. Un bel tiro da fuori, un delizioso invito per Milik e un po' di vivacità in più. Ma non è ancora il Piotr che vorremmo.
Fabian Ruiz 6.5: Croce e delizia. Nel primo tempo si incaponisce nel voler dribblare tutti, mentre nella ripresa fa tante cose buone mescolate a un tiraccio maldestro. Ma c'è.
Milik 7: Assente nel primo tempo, vivacissimo nella ripresa quando cominciano ad arrivare palloni veri. Spreca una buona occasione in avvio, poi è scalognato quando centra la traversa. Ci regala i tre punti con un gioiello su punizione. 8 gol, nuovo cannoniere azzurro in campionato.
Mertens 6.5: Firma il cross su cui Milik centra la traversa. Poi si procura la punizione del gol partita.
Insigne 6: Entra bene in partita, anche se non ha l'occasione per mettersi troppo in mostra.
Callejon 6: Dovrebbe fare il terzino molto alto (forse) ma finisce per fare il terzino vero. Se la cava.
ALLENATORE
Ancelotti 6.5: Vince a Cagliari dove non c'era mai riuscito ancora nessuno. Erano già tutti pronti con le critiche per via dello stravolgimento di formazione, ma il gol di Milik gliele risparmia e anzi gli farà piovere addosso elogi su elogi. Il numero di palle gol che il Napoli crea in avvio di ripresa dimostra che non era la sua formazione ad essere sbagliata, bensì la testa con cui il Napoli era sceso in campo all'inizio. Azzecca i cambi nel finale e la storia del match premia la sua scelta di puntare su Milik fino alla fine.
di Stefano Mastro