Sull'arrivo a Napoli e sui compagni. «All'inizio è stato difficile perchè non parlavo italiano, ora sono contento perchè la società è forte con dei tifosi importanti. Siamo una famiglia, ma Albiol e Callejon mi sono stati subito vicino facendomi da traduttore quando non parlavo italiano. Voglio continuare a stare bene e devo lavorare per migliorare ancora. I tifosi mi elogiano è importante per me questo. Mi trovo molto bene anche con Mertens. Da piccolo il mio idolo era Xavi del Barcellona».
Su Ancelotti. «Con lui mi trovo molto bene, mi ha dato fiducia. Ci crediamo allo scudetto anche se è lontano 9 punti. Nel calcio tutto può succedere, giochiamo tutte le gare per vincere e speriamo di stargli più vicino. Giocare al San Paolo è molto bello. Lui pensa che possiamo vincere e noi dobbiamo stare tranquilli. Possiamo riuscirci e penso che il mister abbia ragione».
Sulla Nazionale maggiore. «A tutti piacerebbe giocare nella nazionale allenata da Luis Enrique, ma ora penso a giocare nell'Under 21».
Sull'Europa League. «Vincerla sarebbe importanti, tutti la vogliono vincere. E' una bella Coppa, siamo una squadra forte e possiamo farla nostra».
Sulla famiglia. «Mia mamma è la persona più importante per me e mi ha permesso di giocare al calcio. Da sola lavorava tanto. Sono felice perchè ha permesso di realizzare il mio sogno e tutto quello che faccio è per lei».
Sul cibo. «Tra mozzarella e prosciutto preferisco il prosciutto... però di Siviglia. Non mi piace molto la pizza, anche se qua a Napoli è molto buona. Sono un po' timido poi mi sciolgo con il tempo. Grazie a Mertens conosco la città . Conosco poco il napoletano. Mi piace il termine frà (fratello)».