Il mercato. «Lobotka lo trattammo l'estate scorsa, perché rischiavamo di perdere Fabian Ruiz per via della clausola. Barella? Molto forte. Lozano mi piace da morire. Ma adesso mi tengo la mia squadra, che è un’ottima squadra. Qui a Napoli De Laurentiis ha fatto un grande lavoro. Cristiano, il nostro Cristiano (Giuntoli, ndr) ha fatto i miracoli».
Un bilancio. «Ci spiace essere andati fuori dalla Champions, ma ricordiamoci che nel nostro girone c'erano due potenziali vincitrici, PSG e Liverpool, e noi siamo stati in corsa fino all’ultimo secondo. Chi dice che la gara di Liverpool l'abbiamo sbagliata, non ricorda che Anfield è uno stadio complicato, che Klopp ne diede tre al City di Guardiola e che in semifinale ne aveva fatti cinque alla Roma. In realtà penso che ci abbia fregato quel gol di Di Maria a Parigi, dove avremmo meritato di vincere. In campionato abbiamo 4 punti in meno dello scorso anno, ma comunque proveremo fino in fondo a dire la nostra, e se vincerà la Juve non sarà una grande novità ».
Sulla frase "se non passiamo siamo dei coglioni"... «E' un errore, un falso storico. Quella battuta la feci alla vigilia del ritorno con la Stella Rossa. Dissi esattamente: “Se non passiamo per questa partita siamo dei coglioniâ€Â».
Sull'arrivo a Napoli. «De Laurentiis era in piena trattativa con Sarri, e mi fu chiesta la disponibilità nel caso in cui non avessero trovato l’accordo, e io la diedi. In quel periodo si erano fatti avanti ufficialmente solo la Nazionale e il Napoli. Però volevo tornare ad allenare tutti i giorni. Napoli è stata la soluzione perfetta. De Laurentiis l’ho incontrato per la prima volta il giorno che mi hai beccato nell’hotel di Roma quando stavo andando a firmare».