Da napoletani potremmo dire che l'unica nota "stonata" della sera... è che Quagliarella non abbia stabilito il nuovo primato assoluto di reti di fila in Serie A.
Ancelotti, che deve fare a ameno dello squalificato Fabian Ruiz, rilancia Hamsik dal primo minuto. Torna anche Hysaj, mentre viene confermato al centro della difesa la coppia Maksimovic-Koulibaly, dopo i disastri combinati col Milan.
FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI (4-4-1-1): Meret, Hysaj, Maksimvoic, Koulibaly, Mario Rui, Callejon, Allan, Hamsik, Zielinski, Insigne, Milik. A disp.: Ospina, Karnezis, Ghoulam, Luperto, Malcuit, Albiol, Diaware, Verdi, Mertens, Ounas. All. Ancelotti
SAMPDORIA (4-3-1-2): Audero, Bereszynski, Colley, Andersen, Murru, Linetty, Ekdal, Jankto, Ramirez, Quagliarella, Defrel. A disp.: Rafael, Belec, Vieira, Saponara, Tavares, Gabbiadini, Ferrari, Tonelli, Trimboli, Mpie. All. Giampaolo
Ma a beneficiarne è pure Zielinski, che senza Insigne a ingolfargli la fascia sinistra, può strappare (e lo fa tante volte) oppure dialogare con Mario Rui. Non è un caso che alla fine le due coppie sugli esterni risulteranno tutti superlativi.
E' proprio sulle fasce che Ancelotti costruisce un primo tempo da manuale. La Samp, molto timida nel portare il pressing e sbilanciata quando gli azzurri saltano la prima pressione, presta spesso il fianco.
Dalle fasce arrivano i primi pericoli per gli ospiti, con Audero che in tuffo deve respingere i cross di Mario Rui e Zielinski. Al 14' il portiere blocca una conclusione molle e centrale di Insigne.
Ci vogliono tre cose eccezionali per sbloccare al 23': un taglio di 30 metri mostruoso di Hamsik, un controllo e un cross di precisione ingegneristica di Callejon, e un'azione di forza di Milik, che in corsa tiene dietro Anderson per non finire in fuorigioco, e poi spara dritto sotto la traversa, 1-0.
Le cose si mettono di bene in meglio due minuti dopo, perché dopo l'esultanza il Napoli recupera palla e scappa via in contropiede con Zielinski, Insigne non controlla al limite la prima volta, ma poi sul seguente passaggio corto di Callejon, Lorenzo incrocia sul palo lontano e interrompe il suo lunghissimo digiuno, 2-0.
Forte del doppio vantaggio, nella ripresa il Napoli arretra e prova a ripartire in contropiede: Insigne a giro impegna Audero (54').
Ma siamo troppo passivi e corriamo qualche rischio che non dovremmo correre, perché non sappiamo più uscire con calma dalla pressione doriana.
Giamapolo intanto si gioca le carte Saponara e Gabbiadini. Proprio l'ex Empoli costringe Meret alla prima parata della sera al 61'. Al 71' invece è Bereszynski che sfiora il palo con una rasoiata dai 25 metri.
A quel punto Ancelotti cambia anche lui: fuori un fantastico Hamsik, dentro Diawara. Poi tocca al cambio Insigne-Verdi.
Finiamo in crescendo: Koulibaly dà spettacolo anche in attacco, impegnando Audero (86') dopo un'azione da ala destra consumata. Milik impegna Audero all'88' da pochi metri.
All'89 però un tiro di Zielinski viene deviato con un braccio da Andersen. Il VAR segnala rigore, il pubblico urla "Kalidou, Kalidou", ma è Verdi che va dal dischetto e trasforma, sigillando il successo azzurro.