Il risultato finale non evidenzia neppure a sufficienza il divario tra le due squadre, perché il Napoli ha giocato in scioltezza e oltre a farne 3 poteva farne almeno altrettanti ancora.
Lo Zurigo s'è visto solo sui titoli di coda, anche perché nel frattempo gli azzurri stavano già con la testa sotto la doccia. Cosa che resta però un grosso errore, tenuto conto che senza Meret, adesso staremmo parlando di un 2-3 incredibile, per quanto visto in campo.
Per la sfida contro gli svizzeri, Ancelotti deve fare a meno di Albiol, Mario Rui e Verdi, oltre che di Hamsik che è ufficialmente passato ai cinesi del Dalian.
Il tecnico azzurro propone Malcuit a destra e Ghoulam a sinistra, con Fabian e Allan centrali a centrocampo. Coppia d'attacco Milik-Insigne, con Mertens che non va neppure in panchina a scopo precauzionale, per via di un problema fisico accusato durante la rifinitura.
ZURIGO (4-4-2): Brecher; Nef, Bangura, Maxso; Untersee, Kryeziu, Domgioni, Kharabadze; Winter, Odey, Kololli. A disposizione: Vanins, Ceesay, Marchesano, Schonbachler, Kryezlu, Zumberi, Khelifi. All. Magnin
NAPOLI (4-4-2): Meret; Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Callejon, Allan, Fabián, Zielinski, Insigne, Milik. A disposizione: Ospina, Hysaj, Luperto, Chiriches, Diawara, Ounas, Gaetano. All. Ancelotti
Troppo netto il divario tra le due squadre, che un un Napoli concentrato e deciso fa emergere sin dall'inizio. Gli azzurri hanno il merito di prendere subito possesso della metà campo avversaria, ed anche se non costruiscono nulla mettono pressione agli svizzeri, inducendoli spesso all'errore.
E' così che nasce il vantaggio, anche se è davvero imbarazzante quello che combina all'11' il portiere Brecher, che controlla malissimo un retropassaggio facendosi portar via palla da Milik, il polacco aspetta l'arrivo di Insigne al quale porge un pallone che va solo spinto dentro a porta vuota, 0-1.
Insigne sfiora il raddoppio al 15', ma poco dopo su cross basso di Malcuit è Callejon a spingerla dentro con un po' di fortuna (liscia la palla col destro, la palla gli carambola sul sinistro, poi di nuovo sul destro e va dentro).
L'imbarazzante superiorità degli azzurri produce altre occasioni nel primo tempo: con un colpo di testa di Zielinski (fuori), un tiro di Milik dalla distanza (respinge Brecher) e un colpo di testa di Koulibaly (alto).
Ed anche in avvio di ripresa sfioriamo il tris, con Zielinski che però cincischia troppo.
Abbassiamo il ritmo, e Ancelotti richiama dopo un'ora Allan per dare spazio a Diawara.
Poco dopo cambia Insigne con Ounas.
Proprio l'ingresso del franco-algerino genera un sussulto che in tre minuti ci fa costruire tre grosse occasioni con Milik (2 volte) e Koulibaly.
Al 75' entra pure Luperto, che prende il posto di Ghoulam. Pochi istanti dopo però ecco il tris con un perfetto contropiede che Zielinski chiude alla grande dopo aver messo a sedere 3 avversari in area di rigore.
Da qui in poi ci rilassiamo troppo.
Al minuto 80' un tocco ravvicinato di Marchesano finisce alto oltre la traversa. Due minuti dopo un tocco (molto dubbio) di Maksimovic in area di rigore manda sul dischetto Kololli, che firma l'1-3 con un cucchiaio beffardo.
E al 92' corriamo pure l'incredibile rischio di trovarci sul 2-3, perché una leggerezza difensiva consente a Kryeziu di sparare un tiro al volo dal limite, la palla si stampa sulla traversa, torna in campo e Meret compie un prodigio da due metri su Kololli.
Al 94' il Napoli potrebbe calare il poker in contropiede con Ounas, ma stavolta è Brecher a negarci il gol e sigillare l'1-3 finale.