Sulla sua evoluzione. «Bisogna sempre ricordare da dove si viene e come è andata la vita negli anni precedenti a questi. Ho fatto tanti sacrifici, gli stessi sacrifici che mi stanno ripagando e spero di fare sempre di più. Fascia di capitano? Mi dà tanta responsabilità , ma anche prima mi sentivo responsabile. Sono napoletano, il primo tifoso del Napoli ed ora crescono le responsabilità . Devo tenere unita la squadra e l’ambiente per vincere qualcosa».
Sul gol che latita. «Stiamo creando tanto, ma ci manca un po’ di serenità e cattiveria sotto porta. Per vincere bisogna far goal, ci stiamo lavorando e col Parma faremo una grande prestazione. Cercheremo di sfatare il tabù del goal, credo si tratti solo di un po’ di sfortuna».
Su Napoli-Juve. «Sono partite che ti mettono carica in automatico. Mi dispiace non essere con la squadra a Parma perché prima della Juve c’è il Parma, ma conoscendo i miei compagni sono certo che porteranno la vittoria a casa».
Su Ancelotti. «Trasmette serenità e sta dando fiducia a tutti i giocatori perché tutti ci alleniamo al massimo. Nessuno si sente intoccabile, la concorrenza fa sempre bene e questo è speciale per me».
Sul fratello Roberto. «Sta facendo la gavetta in Serie B e spero che possa tornare per restare. E’ un giocatore di qualità e i giocatori così qui a Napoli son sempre i benvenuti».