«Il mio obiettivo è la continuità , voglio mettere in difficoltà Ancelotti per essere titolare. Il mister è stato bravo ad inizio anno senza stravolgere la squadra. Ad inizio anno ho faticato fisicamente ma ora sto bene, voglio dimostrare tanto alla società perché ha creduto in me e mi ha portato qui. Il ruolo? Quando Ancelotti mi chiama in causa io mi faccio sempre trovare pronto al di là della zona di campo in cui posso giocare».
Sull'addio di Hamsik. «Con Hamsik non c’è stata alcuna rottura, la sua è stata una scelta di vita e va accettata perché ha dato tantissimo alla squadra e alla città . Ci manca perché non era solo un capitano ma uno che aveva peso all’interno dello spogliatoio. Non è il primo ad andare via, non sarà l’ultimo, ma siamo certi che resterà sempre un simbolo per Napoli».
Sul suo passaggio al Napoli. «Sono passato al Napoli a 26 anni, ho fatto fatica un po’ nei primi mesi perché ho sentito tutta la differenza tra le due realtà . Lo scorso anno mi bastava dare l’80% per essere il migliore della squadra, quest’anno non mi basta più. È una bella sfida.
Sul gol con lo Zurigo. C’era poca gente al San Paolo ma era il mio primo gol europeo, è sempre una grande emozione».