La sfida del San Paolo non ha avuto nulla da invidiare a quella del Bernabeu di ieri tra Real e Barcellona. Aperta, emozionante, con tanti episodi e tante emozioni.
Pesa come un macigno il rosso a Meret, perché nei 20 minuti in cui i bianconeri sono stati in superiorità numerica sono scappati 2 volte. Quando poi la parità numerica è stata ristabilita, il Napoli ha fatto un figurone e ha sfiorato (e meritava) la rimonta.
Meritavano il pari gli azzurri, non c'è dubbio. Ma i meriti si sono infranti sul palo (il secondo della serata) sul rigore di Insigne.
Per la sfida contro i bianconeri, il tecnico azzurro Carlo Ancelotti deve fare a meno di Albiol, che viene sostituito al centro da Maksimovic. Sugli esterni in difesa ci sono Malcuit a destra e Hysaj a sinistra. In attacco Insigne torna e fa coppia con l'attaccante più in forma, Milik. Centrocampo che ormai può definirsi quello titolare, con Callejon e Zielinski esterni, Allan e Ruiz centrali.
FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI (4-4-2): Meret, Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj, Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski, Insigne, Milik. All. Ancelotti
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Mandzukic, Ronaldo. All. Allegri
Fino ad allora il match aveva viaggiato sui binari dell'equilibrio, con blande fiammate da una parte e dall'altra ma senza grosse occasioni, se non un tiro di Zeilinski che sfiora il palo. Entrambe le squadre si erano impegnate in un pressing molto alto, ma erano state sempre rapide a ricompattarsi dietro.
Come detto, però al 25' è cambiato tutto.
Un retropassaggio scriteriato di Malcuit lancia CR7 che viene ostacolato (ma non toccato) da Meret. Punizione sacrosanta (basta che il giocatore "tenti di colpire" l'avversario) così come è sacrosanto il cartellino rosso per l'estremo azzurro. Esce Milik, entra Ospina. E chissà se Ancelotti avrebbe lo stesso cambio se avesse saputo che la punizione seguente Pjanic l'avrebbe mandata nell'angolino per lo 0-1.
La dea bendata bacia i bianconeri anche un minuto dopo, quando Zielinski scappa via e in diagonale stampa il palo. La cosa bella è la reazione degli azzurri, che alzano il ritmo e vanno all'assalto. Ma senza un centravanti là in mezzo, sbattiamo con orgoglio sul muro bianconero.
Al 38' però si chiude di fatto il match. Angolo per la Juve, cross di Bernardeschi verso il palo opposto, dove Mandzukic ed Emre Can prendono in mezzo Hysaj, il turco colpisce di testa e l'albanese del Napoli devia in rete la palla, 0-2.
A infiammare il San Paolo però ci pensa la sciocchezza di Pjanic, che è già ammonito e mette la manina su passaggio a centrocampo. Rosso anche per lui, siamo 10 contro 10.
Il Napoli ha il merito di non smettere di crederci, mentre la Juve commette l'errore di pensare che sia fatta. Al 60' la coppia Insigne-Callejon sforna il gol: cross di Lorenzo, José taglia benissimo e da 3 metri fulmina Szczesny, 1-2.
Il San Paolo s'incendia, come il Napoli che schiaccia la Juve e la martella.
Ci prova Fabian Ruiz, poi Zielinski schiaffeggia la traversa, poi un cross basso del polacco non trova nessuno pronto a deviare in gol. Niente da fare.
Al 77' esce Callejon, entra Ounas.
Al minuto 88 altro episodio chiave del match. su angolo per il Napolki, Fabian Ruiz prova a rimettere in mezzo ma Alex Sandro tocca la palla con il braccio (largo). E' calcio di rigore. Insigne tira angolato ma stampa il PALO, sciupando l'occasione del clamoroso pari.
La frustrazione accresce il nervosismo. Koulibaly riceve un giallo che non c'è, poi viene graziato del secondo che invece c'era eccome. Becca il giallo pure Allan, così come Maksimovic.
Dalla tensione finale esce fuori sorridente la Juve, e con gli applausi il Napoli.