Sul cammino in Europa League. «Non ci sono favoriti, basta vedere cosa è successo in Champions, col PSG che è uscito dopo aver vinto l’andata 2-0 fuori casa. Ancelotti ci ha detto che il Salisburgo potrà aumentare il ritmo al ritorno, per provare a fare risultato. Dovremo affrontare la partita nello stesso modo in cui abbiamo giocato i primi sessanta minuti ieri. Vincere l’Europa League? Ci proviamo, ma dobbiamo pensare a una sfida alla volta, affrontandola sempre come se fosse una finale. Si può anche non fare la partita perfetta, ma bisogna vincere e farlo con l’approccio giusto».
Sulla sua assenza nel ritorno e quella di Koulibaly. «Ci sono tanti difensori forti che hanno giocato di meno, Chiriches s’è infortunato e Luperto può sfruttare il match in Austria. Koulibaly è tra i più forti al mondo, noi siamo qui a dare una mano alla squadra e ai compagni. Luperto a Zurigo e a Parma ha mostrato le sue qualità , non ci sono dubbi su chi scenderà in campo giovedì. Non volevo essere ammonito, ma se si passa il turno magari può essere una cosa positiva».
Sulla sfida col Sassuolo. «Non è mai stata una trasferta semplice, s’è visto nelle ultime partite. Oggi è già venerdì, domani si parte e domenica si gioca: non è facile restare ad alti ritmi in tre giorni. Abbiamo già analizzato col mister come affrontare la partita, stiamo pensando a ciò che dobbiamo fare per provare a vincere».
Sulla sua seconda esperienza in azzurro. «Devo dire grazie ad Ancelotti per le opportunità che mi ha dato. All’inizio non è andata come pensavo, il mister Sarri faceva altre scelte e non avevo spazio. Se non giochi tanto e poi rientri, se non fai risultato il mister può pensare che tu debba aspettare altro tempo per giocare. Le prestazioni mie però erano buone. Con Ancelotti è un’altra cosa, abbiamo parlato il primo giorno di ritiro e mi sono messo a lavorare facendo ciò che mi chiedeva. Quando hai opportunità , puoi esprimere i tuoi valori».
Sui tifosi. «Sono contento quando lo stadio è pieno, però so bene che non è facile venire sempre allo stadio per la gente. Però l’atmosfera è bellissima, e noi nella ripresa sentivamo la spinta dei tifosi».
Scudetto. «Distanza reale? Il mister ci può aiutare, è il suo primo anno ed è difficile fare subito le cose in modo perfetto. La differenza è troppa secondo me, a prescindere dallo scontro diretto. Loro concretizzano molto, è la loro forza, ma noi siamo sempre il 100% e abbiamo un gioco migliore. Ma nei match difficili loro riescono a portare a casa il risultato, ed è un aspetto in cui dobbiamo migliorare. Siamo un grande gruppo, abbiamo un allenatore con esperienza che può aiutare tanto».