Il duello con Cech: «Un altro che mi incantavo a vedere alla tv... I sogni si avverano».
Sulla Juventus. «C'è un gap evidente. Per arrivare primi ci vuole l'approccio giusto sempre, contro ogni avversario. E la Juventus da anni non perde un colpo. La mentalità è una cosa che hanno dentro. Stanno facendo un campionato incredibile, hanno perso pochi punti, al contrario di noi. Ma in generale noi siamo contenti per quello che abbiamo fatto, poi se la Juve arriva così tanto più avanti bisogna riconoscere i loro meriti».
Su Ancelotti. «Mi ha subito colpito la sua umanità . Ha un rapporto con il gruppo semplice, tiene tutti in considerazione, dà fiducia a ognuno di noi: è vero, la sua forza è nella gestione del gruppo. Tanti allenatori ormai chiedono al portiere di giocare con i piedi di continuo, ed anche se in questo devo migliorare, lui mi chiede prima parare e poi fare il resto. Il senso del mio ruolo è quello di non far fare gol. Però, ovvio, se hai tutte e due le cose è meglio per tutti».
La parata più bella di quest'anno... «Quella nel finale con il Salisburgo all'andata al San Paolo: era un tiro rasoterra, alla mia destra».
Su Dino Zoff. «Ho letto le belle parole che ha avuto per me. Carattere un po' ci somigliamo, e poi la sua carriera è decollata proprio qui a Napoli. Però rispetto a lui qui vorrei vincere lo scudetto. Lui non ci è riuscito nel Napoli. Io lo vorrei per la gente di qui, per i tifosi che lo sognano. Spero di riuscirci il prossimo anno».