Ecco le parole del tecnico azzurro.
«Tre parole chiave? Coraggio, intelligenza, cuore. Il coraggio l'ho visto poco nella prima partita, l'intelligenza l'ho vista nel secondo tempo dell'Emirates, mentre il cuore è quello che assieme all'intensità ci servirà domani. Per noi è una grande opportunità che dobbiamo cogliere.»
«La partita dell'Ajax insegna che le sfide Europee sono imprevedibili. Basta un attimo per sovvertire il pronostico. Non occorre sbagliare tutta una partita, basta anche solo una parte e sei fuori. La Juve credo che abbiano sbagliato nella parte iniziale del secondo tempo e si è ritrovata fuori. ma questa è la Champions».
«Calcoli? Non se ne fanno in certe partite, però è chiaro che dovremo essere intelligenti a far durare la partita il più a lungo possibile e tenerla aperta fino alla fine. Sarà sicuramente una partita di grande intensità , e io penso che ce la possiamo fare».
«La prima parte della sfida di Londra è stata indirizzata da due fattori. La grande pressione che ci hanno messo ci ha impauriti, e inoltre dal punto di vista tattico non abbiamo fatto quello che volevamo. Però domani il primo fattore non ci sarà , ed anzi l'ambiente sarà tutto dalla parte nostra. E questo cambia le cose».
«Il ritiro a Verona? Che punitivo... Se la volete sentire tutta io ero l'unico contrario, ma i giocatori hanno voluto così per cui va bene. I giocatori hanno deciso di fermarsi da Londra a Verona, piuttosto che tornare a Napoli. Ho riflettuto sulla cosa, e abbiamo deciso che forse era più utile rimanere a Verona. Io sono contrario ai ritiri, un giocatore è meglio che stia a casa rispetto al computer o sui social: meglio che stia a casa con i figli».
«Cosa cambia per Arsenal fuori casa? Domani sarà di sicuro una partita diversa, il risultato di 2-0 non è buono ma useremo tutte le nostre energie per cambiarlo. L'atmosfera sarà differente, i tifosi aiutano molto in casa».
«La vittoria di Verona ci ha permesso di toglierci di dosso un po' di scorie che ci portavamo a causa degli ultimi risultati non brillanti. Vincere ci ha aiutato a ricreare un ambiente positivo, necessario per una partita come quella di domani».
«Il Napoli del futuro ripartirà da Callejon, se lui vuole rimanere è già qualcosa di positivo. Ci sono stati dei colloqui, c'è la volontà mia e della società di continuare per il suo senso di appartenenza, per le sue qualità che sono importanti. Senso d'appartenenza più importante qui che da altre parti: è una delle chiavi dei successi passati di squadre come Barcellona, Milan, Bayern. José quando veste la maglia azzurra sente qualcosa di speciale»
«Decisioni per blindare la difesa? Ho deciso che non devono prendere gol (ride, ndr). Scherzi a parte, quello che ci è mancata di recente è un po' di compattezza, lasciamo spazi tra i reparti e questo crea spazi dove gli altri possono infilarsi».
«I tifosi pretendono la Coppa? Io posso pretendere dalla squadra il massimo impegno, la massima applicazione, la massima concentrazione. Non si può pretendere il risultato sportivo, perché quello dipende anche da altri fattori. A me "pretendere" come verbo non mi dà alcuna carica prima di una partita».