Servivano cuore, intelligenza e coraggio. Nessun dubbio che il primo ci sia stato, la seconda s'è vista solo a tratti. Quello che è mancato del tutto è il coraggio.
Il Napoli nel doppio confronto con gli inglesi ne ha fatto vedere ben poco. Eppure questa è la squadra che di coraggio ne ha avuto tantissimo contro PSG e Liverpool. Cosa è cambiato da allora? Tre uomini: c'erano Albiol, Hamsik e Mertens, ovvero quelli che in ogni reparto vantano maggiore esperienza internazionale, che sembra una cosa priva di contenuto, ma quando giochi gare come questa di contenuto ne ha eccome.
Chi doveva in teoria caricarsi la squadra sulle spalle era Insigne, ma Lorenzo ha fatto flop ancora una volta (come in altre occasioni simili). Parliamo di un talento indiscutibile, ma i gradi del leader (e forse capitano) non li sa reggere. Non è l'uomo giusto a cui rivolgersi. I fischi che lo hanno accompagnato all'uscita sono ingiustissimi, ma aprono comunque ad una doverosa riflessione sul suo futuro a Napoli.
FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI (4-4-2): Meret, Maksimovic, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam, Callejon, Allan, Zielinski, Fabian Ruiz, Insigne, Milik. A disp: Ospina, Hysaj, Malcuit, Mario Rui, Verdi, Younes, Mertens. All. Ancelotti
ARSENAL (3-4-1-2): Cech; Sokratis, Koscielny, Monreal; Maitland-Niles, Xhaka, Torreira, Kolasinac; Ramsey; Aubameyang, Lacazette. A disp: Leno, Elneny, Mkhitaryan, Ozil, Iwobi, Mustafi, Guendouzi. All. Emery
Il Napoli che avrebbe dovuto essere coraggioso, invece si intimidisce subito davanti a un Arsenal molto spavaldo. Gli errori di Insigne, Zielinski e perfino Meret (al rinvio) lo testimoniano.
L'Arsenal fa un pressing altissimo, come all'andata, e soffriamo pur senza concedere palle gol.
Al 16' è Koulibaly ad accendere il Napoli (con grave ritardo). Sradica palla al limite dell'area e galoppa assieme a Fabian Ruiz, poi Kalidou riceve palla e crossa in mezzo mettendo Callejon solo davanti a che si salva coi piedi.
Il vento cambia e il Napoli cresce, scrollandosi di dosso qualche paura.
Al 24' episodio dubbio: Insigne serve in profondità Milik in area, il polacco con los cavetto insacca, ma l'arbitro annulla per offside. Il VAR non c'è.
Al 27' Milik si divora il gol di testa, da solo, su lancio di Zielinski. Stavolta il fuorigioco manco c'era.
Alla mezz'ora finisce la partita di Ramsey, che si fa male alla coscia. Entra Mkhitaryan.
Pochi minuti dopo finisce il sogno azzurro, su una punizione perfetta di Lacazette sulla quale Meret ha diverse colpe, 0-1.
Adesso ne servirebbero 4.
Callejon ci prova due volte nel giro di due minuti, senza inquadrare la porta. Poi ha un'altra occasione con Milik e con Zielinski. Sarebbe giusto almeno il pari, ma il tempo si chiude sullo 0-1.
Callejon passa terzino destro, Insigne esterno sinistro e Fabian Ruiz esterno destro.
Siamo più propositivi, ma anche sbilanciati tanto che al 48' Meret evita il raddoppio con un prodigio su Aubameyang, solissimo davanti a lui.
Poco dopo altro gol annullato al Napoli, stavolta di Mertens, che lascia molti dubbi.
Al 59' Insigne si trova solo davanti a Cech, ma gli appoggia il pallone tra le mani. Un secondo dopo esce tra i fischi e se la prende a male.
Il Napoli piazza le tende nella metà campo inglese, ma quando tira non centra mai lo specchio. Younes, Milik e Callejon spaventano soltanto Cech. Lo stesso Milik fallisce il tocco ravvicinato a due metri dalla porta al 70'.
Il vero tiro in porta lo fa Nacho (80'), deviando verso la propria porta un cross di Mario Rui. Para Cech.
Cala il sipario sulla stagione azzurra.