1) Insigne sta entrando anche ufficialmente nella scuderia di Mino Raiola, che non si muove certo per niente. Possono esserci due motivi dietro questa scelta: puntare a un rinnovo più corposo oppure a una cessione. Entrambe le ipotesi sono in piedi, ma al tempo stesso presentano molte complicazioni.
Se Raiola finora è rimasto in silenzio, questo fa capire che di proposte concrete non ce ne sono in giro. Al tempo stesso sa bene che non è il momento migliore per bussare di nuovo alla porta del Napoli per rinegoziare.
In sostanza la cosa più facile al momento (e sottolineiamo al momento) è lasciare tutto com'è, e magari aspettare tempi migliori per riaprire altri discorsi.
E' cambiato però il modo di reagire di Lorenzo, che è un po' stufo di finire sempre per primo nel tritacarne quando le cose non vanno (e non gli si può dare torto).
La cosa è peggiorata da quando Insigne è diventato capitano, perché da quel momento ha iniziato a vacillare emotivamente.
3) La società non lo ritiene un intoccabile, sia dal punto di vista simbolico che da quello tecnico e tattico. Si può fare a meno di Insigne. D'altra parte lui stesso preferirebbe un modulo col tridente, che Ancelotti ha accantonato in fretta e non sembra voler riproporre.
Se invece il re dei procuratori riuscirà a portare sul piatto idee e milioni, allora di sicuro lo farà sapere e a quel punto la parola passerà al Napoli, che dovrà accettare oppure rinnovare.