Il presidente Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport da Capri, dove ha partecipato alla festa del 60° compleanno di Carlo Ancelotti. «Vedere Sarri alla Juve mi divertirebbe, ma non sono io per dire se è l'allenatore giusto. Non sono Agnelli. Io intanto mi tengo stretto Ancelotti, si è dimostrato un compagno di viaggio esemplare, poi è una persona colta, educata e piacevole. Entrambi abbiamo il gran senso di rispetto e di amicizia... specie nel calcio che chiunque ti da una pacca sulla spalla e poi ti tradisce».
Su Di Lorenzo. «E' il primo regalo di Ancelotti. E' un bravissimo terzino che stavamo verificando. Queste squadre possono sembrare minori, poi hanno un senso di responsabilità straordinario perché devono combattere fino alla fine e non pariare. Lui ha 26 anni e credo sia ancora molto giovane e un validissimo acquisto».
Sul futuro. «Il prossimo Napoli sarà sicuramente più forte, anche perché il primo anno è servito a Carlo per rientrare nel clima del calcio italiano, per valutare tutti quei giocatori che con Sarri non avevano giocato. Abbiamo tanti giocatori ancora che quest'estate durante il ritiro dobbiamo verificare».
Sul mercato. «Dobbiamo trovare un grandissimo attaccante, se lo troviamo e se esiste. Ma solo se è quello giusto. Quagliarella? Era soltanto un atto d'amore e di simpatia, era un forma di bel gesto. Era per dire che se lui fosse stanco e volesse venire a fare qualche partita la nostra porta resterà aperta. Noi però dobbiamo capire se abbiamo bisogno di una vera punta o di una seconda punta, il mercato può creare delle sorprese. Entro lunedì vi darò un'altra bella notizia per l'estate».