«Cosa conosco del campionato italiano? Ho visto tante partite degli azzurri, la seguo da tempo. Per adattarmi presto al calcio italiano dovrò lavorare giorno per giorno, allenamento per allenamento. In Italia ci sono difese più difficili? So che la Serie A è più dura e veloce, ovviamente bisogna lavorare: saranno importantissimi i consigli di mister Ancelotti, sono qui per imparare».
«Sono il più pagato della storia del Napoli? Sono molto contento se una squadra così importante abbia deciso di pagare tutti questi soldi. Ho parlato molte volte con De Laurentiis, sono stati incontri molto belli in cui mi ha convinto parlandomi di Ancelotti e della squadra».
Il ruolo di Ancelotti. «Non so quando l'ho convinto, ho letto che sia stato durante Germania-Messico al Mondiale ha convinto, ma avrà visto anche le partite del PSV Eindhoven. Sono contento di essere riuscito a convincerlo».
Sulla posizione in campo. «Sono veloce e tecnico, ma farò ciò che mi chiede il mister. Personalmente ho giocato in tutti i ruoli, al PSV l'ho dimostrato. Ho giocato nel 4-2-3-1 e nel 4-3-3 con grandi giocatori, penso di poter dare qualcosa in più in qualunque ruolo. Il campionato olandese mi ha insegnato tanto, dai movimenti difensivi ed offensivi, alla verità . Qui al Napoli dove il mister deciderà di schierarmi, lì troverò la mia miglior posizione e darò il cento per cento».
Attacco azzurro. «Ho visto il match con la Fiorentina, ho visto grandi movimenti che vengono provati ogni giorno: posso certamente adattarmi, potendo dare tutto ciò che posso dare in ogni ruolo. L'approccio con i compagni di squadra? Sono tutti bravissimi nello spogliatoio, persone fantastiche che mi hanno accolto bene. Devo solo dare il massimo in campo».
Tifosi e città . «La città l'ho visitata un po', i tifosi napoletani sono fantastici. A loro prometto di dare il massimo, il 100% ad ogni partita, e spero di poter dare grandi gioie. Cosa mi è piaciuto di Napoli? Il cibo sicuramente, la gente ed un panorama fantastico».
Il soprannome Chucky. «Ero al Pachuca in Messico, dal momento in cui ero lì ero un monello e siccome mi consideravano così, mi è rimasto».
Il numero 11. «Mi piace molto, l'ho scelto da quando sono arrivato in Europa. Sono arrivato qui e me lo hanno concesso. Quanto è stata importante la famiglia nello scegliere Napoli? Per me è sempre stata molto importante, siamo cresciuti assieme sia personalmente sia calcisticamente. La decisione l'abbiamo presa assieme, oggi è bellissimo essere tutti».
«Aspettative in America Latina per il mio approdo a Napoli? Il Napoli è una grande squadra, con grandi giocatori presenti e leggende passate. Sono qui per lavorare giorno dopo giorno e dare il 100%. Ho tanto da imparare, l'esperienza mi serve per continuare a crescere: con Ancelotti abbiamo parlato della vita privata e cose familiari"12.58 - Lozano: "Scudetto? Lo costruiremo partita per partita, lavoriamo duro e sodo. L'obiettivo è fare sempre meglio, la squadra ha grandi campioni ma dovremo sudarcelo».