Per prima cosa si parla della questione San Paolo. «Procedono, speriamo sia tutto a posto domani. Avremo uno spogliatoio nuovo, potevamo anche non ridurci all'affanno con l'ultimo giorno di lavori. La mia è stata una esternazione fatta col cuore, c'era e c'è ancora un po' di preoccupazione. Al Napoli spettano gli arredi, gli spogliatoi dovevano esserci consegnati il 31 agosto, e se arriviamo al 10 settembre è normale preoccuparsi, da qui la mia amarezza e delusione. Lo stadio è stato rimodernato e rinnovato, credo che la città meriti uno stadio all'altezza».
Sulla Sampdoria. «Arriverà una squadra molto motivata. Anche se col Sassuolo ha perso 4-1, in realtà la Samp è stata padrona del campo per 20-25 minuti. Non so se cambieranno il modulo, ma rimane una partita insidiosa».
Sulla difesa. «Abbiamo lavorato per mettere a posto alcune situazioni negative delle partite precedenti, prendendo in considerazione ciò che è accaduto per problematiche legate al gruppo e non ai singoli. Non abbiamo fatto qualcosa nella maniera migliore.
Su Koulibaly. «La sua condizione è migliorata durante la sosta, sta bene».
Ma l'attacco va... «Pochi di voi hanno fatto notare i sette gol segnati in trasferta in due partite, abbiamo dimostrato grande efficacia sui calci piazzati e nel gioco d'attacco. Mi dà fastidio prendere sette gol in due partite, ma sono contento che in attacco sia efficace».
Su Llorente. «Ha dimostrato grande serietà e professionalità , è in ottime condizioni. Io potrei giocare novanta minuti? Io dico di sì, dipende da ciò che faccio: li potreste giocare anche voi, se vi chiedessi di stare fermo in mezzo al campo. Non mi piace dire che un giocatore non può giocare novanta minuti: Fernando è a disposizione, non vi meravigliate se magari giocasse dall'inizio e non facesse tutti i novanta minuti».
Modulo. «Noi il 4-2-3-1 non l'abbiamo mai fatto. Il modulo di gioco si considera solo quando la squadra non ha la palla. Il Napoli ha giocato finora due partite col 4-3-3 ed il resto col 4-4-2. Dieci minuti finali a Firenze col 4-3-3 o 4-5-1, magari durante una partita potremo difendere col 4-5-1. Parlare di sistema di gioco è solo in fase difensiva, e nel 99,9% delle partite giocheremo col 4-4-2. Ma se metto Fabián a fare il trequartista, difensivamente fa lo stesso lavoro dell'attaccante ovvero pressing su un centrale».
Su Fabian Ruiz. «Se parliamo di poco equilibrio, posso pensare che non l'avevamo perchè c'erano troppi attaccanti. Se avessi poco equilibrio metterei più difensori e centrocampisti, i nostri problemi erano nella distanza tra centrocampo e difesa: a volte i centrocampisti pressavano e la difesa non saliva, così come gli spostamenti laterali tra centrale e terzino».
Si parla apertamente di Scudetto. «La presa di coscienza mi piace, è un bene se i miei calciatori dicono che vogliono vincere, è un aspetto positivo. Poi dopo dobbiamo creare un ambiente motivato, avere un certo tipo di calciatori è molto importante per i giovani e gli altri ragazzi arrivati quest'anno. Le parole di De Laurentiis? Il Napoli non è tagliato fuori dallo scudetto, ha lottato ed il nostro obiettivo è di lottare ancora di più. Lo dicono anche i calciatori, c'è voglia di lottare per vincere».
Sulla campagna abbonamenti. «Non sono stato molto attento alle statistiche: di norma il Napoli non ha mai fatto tantissimi abbonamenti, ma domani ci sarà gente e dipenderà da ciò che la squadra farà . Se faremo un calcio che appassiona ed entusiasma e diverte, allora la gente allo stadio verrà ».
Sui rinnovi di Mertens e Callejon. «C'è la volontà nostra di continuare, sono affidabili sotto tutti i punti di vista. Con calma abbiamo tempo per trovare una soluzione. C'è volontà mia e della società ».