Di Lorenzo 7: Dopo il gol alla Juve, ecco un assist. Colpisce l'intensità con cui partecipa sia alla fase offensiva che difensiva (e la presenza forte sulle palle alte).
Maksimovic 6: Si becca un giallo sciocco dopo 6 minuti. Al 30' è bravo a temporeggiare su Caprari dopo un errore in palleggio di Koulibaly. Gara senza sbavature.
Koulibaly 6: Ogni tanto è un po' titubante palla al piede, ma nel complesso la prestazione è sufficiente.
Mario Rui 6.5: Mette lo zampino nel raddoppio azzurro. Qualche errorino qui e là , ma soprattutto nella ripresa fa su e giù senza pause.
Elmas 7.5: Al debutto da titolare, gioca una gara sontuosa. Primo tempo di sostanza, durante il quale sfiora il gol. Nella ripresa ci riprova tre volte in pochi minuti, e non fa mai mancare il suo contributo - di muscoli e cervello - a centrocampo. Acquisto monumentale.
Fabian Ruiz 6.5: Ammonito nel corso di un primo tempo così così. Nella ripresa invece cresce tantissimo, il voto è la media tra i due tempi.
Zielinski 6.5: Pessima la chiusura (solo tentata) su Rigoni al 19'. Manda Elmas verso la porta nel primo tempo, poi ogni tanto si concede qualche strappo improvviso. Gara in crescendo.
Lozano 6: Quelli che stanno là davanti giocano assieme da anni, lui invece si vede che deve ancora fare "conoscenza" coi compagni. Quando ha campo aperto davanti diventa minacciosissimo, ma capita pochissime volte.
Mertens 8: Indemoniato. Segna un gol da rapace, poi stampa una traversa che grida ancora vendetta.
Llorente 6.5: Impiega un minuto solo per farsi voler bene. Assist per Mertens. Pesantissimo perché evita affanni finali.
Insigne e Younes sv: li accorpiamo perché entrambi entrano col piglio giusto e si danno da fare.
ALLENATORE
Ancelotti 6: Le assenze - per scelta o forzate - sarebbero importanti: Manolas, Allan, Insigne, Milik. Nessuno se ne accorge, almeno quando si tratta di attaccare. Sia pure con un Lozano ancora poco in confidenza con gli altri, il Napoli è piacevolissimo e sforna tiri in quantità industriali. Concediamo ancora troppo, però, e meno male che c'è Meret.
di Stefano Mastro