«È stata la vittoria di una squadra che vuole crescere e ci crede. A volte ci si perde un po’ nelle partite, ma è normale. Ma quando non siamo riusciti a controllarla mi è piaciuto l’atteggiamento».
«Rigore? Non l'ho rivisto, non so cosa sia successo. Dalla panchina mi sembrava chiaro».
«Il Liverpool fa fare una fatica tremenda, ribaltavano l'azione con una velocità elevata. I nostri quattro dietro sono stati formidabili. Oggi ho chiesto a Di Lorenzo 'Quante partite hai fatto in Champions?", mi ha risposto neanche una...»
Sulla difesa. «Se c'è stato un miglioramento è perché ci siamo focalizzati sul migliorare la condizione dei giocatori. Ma è presto per fare delle valutazioni... un mio amico dice che adesso ci mettiamo la maglietta corta, poi la lunga per l'inverno e poi ancora la lunga. Dal punto di vista difensivo, siamo migliorati in fretta».
«Sono arrivati giocatori molto molto importanti, con caratteristiche diverse. Ora dobbiamo assemblarli e tenerli tutti motivati e non è facile. Queste partite le vorrebbero giocare tutti. L’UEFA ha ancora la regola della panchina corta che è incomprensibile. Mandare in tribuna certi giocatori fa male».
Sulle critiche. «Vivo nel calcio da troppo tempo per occuparmi delle critiche. Delle volte sono critiche che hanno un senso. Abbiamo vinto e dato entusiasmo e felicità ad uno stadio che ci ha aiutato. In queste due partite interne c'è stata sintonia tra noi e il pubblico».
«De Laurentiis orgoglioso di essere presidente? C’è orgoglio da parte di tutti, la squadra ha mostrato il meglio di ciò che aveva sotto tanti aspetti: sacrificio, volontà , siamo riusciti a mostrarci».