Ma vai a convincere i tifosi che lo 0-0 col Genk è comunque apprezzabile. Ci vuole una grossa capacità persuasiva, visto che per un tempo il Napoli è stato povero di idee e cattiveria, e soltanto nella ripresa ha davvero puntato a vincere. Ma con un solo copione: palla in fascia, cross in mezzo e che Milik (prima) o Llorente (poi) ce la mandino buona.
Poco, troppo poco, tenendo anche conto dell'azzardo di Ancelotti, che ha spedito Insigne in tribuna preferendogli Younes come alternativa.
Per la sfida contro i belgi, Ancelotti sorprende tutti anche per la coppia di attacco, dove scommette su Lozano-Milik, ovvero la peggio assortita del momento.
A centrocampo titolare Elmas, con Fabian Ruiz che viene dirottato a sinistra al posto di Lorenzo. In difesa recupera Manolas, regolarmente in coppia con il grande ex Koulibaly.
FORMAZIONI UFFICIALI
GENK (4-2-3-1): Coucke; Maehle, Cuesta, LucumÃ, Uronen; Berge, Hrosovsky; Bongonda, Hagi, Ito; Samatta. A disposizione: Vandevoordt, De Norre, Wouters, Dewaest, Heynen, Paintsil, Onuachu.
NAPOLI (4-4-2): Meret, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui, Callejon, Allan, Elmas, Fabian, Lozano, Milik. A disposizione: Ospina, Malcuit, Luperto, Younes, Zielinski, Llorente, Mertens
Deprime soprattutto la manovra offensiva azzurra, lenta e con poche idee. Elmas e Allan distribuiscono palloni più che costruire, cosa che non può fare neppure Fabian Ruiz, che continua a sembrare enormemente sacrificato a sinistra.
Quel poco che viene fatto, viene poi vanificato da un inguardabile Milik, che butta due volte di testa fuori da un metro, e dal fantasma Lozano.
Nonostante questo quadretto deludente, il Napoli ha cinque colossali palle gol nel primo tempo.
Al 15' quando Callejon stampa il palo, la palla arriva a Milik che da terra prova un primo tiro che viene deviato, mentre il secondo (sempre da terra) scheggia la traversa.
Se nel primo caso il polacco è sfortunato, al 25' e 37' riesce a sbagliare di testa da un metro. In questa seconda circostanza, pochi secondi prima Koulibaly aveva colpito bene verso la porta begla, ma Hrosovsky aveva slavato sulla linea.
C'è da dire che il Napoli rischia anche. Al 19' quando un tiro di Hrosovsky dal limite viene deviato da Cuesta e per poco non spiazza Meret. Al 35' quando Meret compie una paratona su Berge. Al 40' quando Bongonda di testa stacca bene ma per fortuna non centra la porta, e al 42' quando Allan perde palla al limite, Berge tira da posizione invitantissima e la coppia K2-Meret ci mette una pezza.
Non lo fa neppure Milik, che dopo 1' sciupa l'ennesimo colpo di testa da pochi metri (stavolta non era facile però).
Il Napoli fa un'azione come si deve solo al 58', e mette Callejon davanti alla porta. Ma José spara fuori incredibilmente.
Dopo un'ora di gioco Ancelotti cambia scenario.
Dentro Mertens, fuori Elmas. Ruiz va in mezzo con Lozano che si sposta a esterno sinistro.
C'è subito più vivacità , il Napoli alza il baricentro e si piazza nella metà campo belga. Ma occasioni ancora niente.
Così al 71' scocca l'ora di Llorente: fuori Milik.
Restiamo sempre in attacco, crossiamo tanto ma non troviamo la combinazione giusta.
All'83' il Napoli corre un rischio colossale. Ito crossa in mezzo, Allan sta per respingere ma scivola e così la palla arriva ad Hagi che spara alto un'occasione colossale.
Il forcing finale produce tanti cross, ma nessuno buono per Llorente.