Ma fino a prova contraria è solo un'arrampicata sugli specchi, e vi spieghiamo subito perché.
Ecco cosa si legge oggi sul quotidiano romano: «La sola idea di vederlo seduto sulla panchina della Juventus il prossimo anno ha messo in subbuglio i tifosi napoletani (in verità da queste parti nessuno se ne è fregato più di tanto perché hanno capito che era una bufala, ndr), com'è normale che sia dopo il "tradimento" di Higuain dell'estate passata».
Ahhh.... se è stata verificata con accuratezza allora cambia tutto.
Ma verificata come? Avete foto, scontrini, ricevute d'albergo, una testimonianza che non sia anonima? Nulla? Proprio nulla?
Capiamo che esiste il diritto alla segretezza della fonte, ma almeno farsi passare qualche prova sottobanco era il minimo prima di sparare una notiziona del genere...
Poi continuano. «Che l'appuntamento Sarri-Juve sia effettivamente avvenuto lo ha svelato un dirigente di un importante club del Nord Italia (non della Juve) durante una cena a Milano davanti a diversi interlocutori».
Abbiamo capito quindi che l'uomo misterioso che ha fatto la soffiata, ci tiene a rimanere misterioso (chissà perché...) e che non è neppure della Juventus.
E abbiamo capito pure che Sarri e il dirigente juventino sarebbero due cogli*** perché fissano un appuntamento che in teoria sarebbe clandestino in un locale di Milano dove c'è tanta gente (porca miseria mister, si faccia almeno furbo!).
Quando in Spagna hanno smascherato le visite mediche clandestine di Higuain, due ore dopo hanno mostrato il certificato della clinica dove le ha fatte, con tanto di nome e cognome. Ecco come si fa.
Va be', hanno voluto un momento di gloria e per prenderselo hanno commesso un passo falso. E allora capisci perché l'editoria italiana è in crisi.