«Ancelotti? In questi giorni ho sentito di tutto e di più su giornali importanti, anche se i giornali non li legge più nessuno. Non ho litigato con Ancelotti, può restare qui anche per altri dieci anni. Nel cinema, i miei rapporti, tipo quello con Verdone, durano tanto. Io sono per le esclusive, quando volete tutto e subito sbagliate. Lozano? Gli serve tempo di capire come gioca in Italia e serve tempo ad Ancelotti . Sono stato io a chiedere al mister di far giocare tutti, poi sceglierà la squadra definitiva per affrontare campionato e coppe».
Su Fabian Ruiz. «E' sempre stato un top player, se mi convinco a pagare uno sconosciuto per 30 mln vuol dire che è giusto, ormai qualcosa ne capisco. Un conto è giocare in nazionale ed un altro è farlo in una squadra che gioca ogni 3 giorni. Abbiamo trovato Fabian, ma ne troveremo altri. La porta rimane sempre aperta».
Su Koulibaly. «Sono rimasto affezionato all'uomo Koulibaly ed ho rifiutato 105 mln, ma arriverà un momento in cui dovrò per forza venderlo. Chi dice che non ci siamo rinforzati in difesa dice cose sbagliate».
La strigliata a Insigne. «Deve capire che questa è casa sua, e quindi deve fare buon viso a cattivo gioco anche quando il cattivo gioco esiste. Siamo in tanti e tutti devono poter giocare e andare in tribuna. Insigne deve capire da grande cosa vuole fare. Ha sempre avuto un atteggiamento di scomodità a Napoli. Io lo capisco, lo proteggo, mi piace, mi sta molto simpatico, però ha sempre sentito scomoda la situazione napoletana, fin dall'epoca di parecchi anni fa. Allora voglio dire che bisogna che lui si tranquillizzi e diventi una persona più serena. Se è meno in forma, non può uscirsene con battute o atteggiamenti quasi di sfida verso l'allenatore».
Su Mertens e Callejon. «Sforzi importanti non ne faremo, se un giocatore vuole andare a fare le marchette in Cina per vivere due o tre anni di merda questo è un problema suo nel quale non posso entrare. Non posso considerare la Cina concorrenziale. Per me i soldi sono un mezzo per lavorare, non un fine... se gli altri li considerano un fine allora andassero in Cina».