Timoroso come un ragazzino davanti ai professori, quando va a fare l'esame universitario. Ecco l'impressione che dà Davide Ancelotti che parla a Sky dopo Roma-Napoli. Tenta di dire qualche ovvietà e rimbalzare le domande spinose che - per colpa di una squalifica - capitano a lui anziché al padre. E si manifesta all'improvviso tutta l'inesperienza dei suoi 30 anni.
Il punto più basso lo tocca quando si parla del rigore del 2-0: «Il difensore che va a contrastare un cross tende ad alzare e ad allargare il braccio, bisogna lavorare diversamente allora ed allenare i fondamentali. Devono spiegarcelo». Ebbene te lo spieghiamo: sono almeno due anni che i giocatori, quando vanno a contrastare su un cross, cercano di andarci con le braccia dietro la schiena, quindi se dovete insegnarglielo, cominciate in fretta perché già siete in ritardo.
Nel frattempo incassa le domande come un pugile all'angolo. «Abbiamo giocato bene nel finale del primo tempo, quando abbiamo raccolto meno di quel che avremmo meritato. Non ne abbiamo approfittato e poi abbiamo pagato il fatto di non aver giocato bene».
La domanda clou è se il Napoli sia davvero certo di quello che è: «Non ho la sensazione di una squadra che ha perso convinzione, è un gruppo che conosce i concetti che chiediamo. Abbiamo avuto un rendimento altalenante, non facciamo bene sempre. I problemi che abbiamo in questo periodo sono legati alla fase difensiva, possiamo essere più determinati e compatti in determinate situazioni. Siamo andati in modo poco ordinati a pressare, dobbiamo lavorare su questi aspetti. Con tre partite a settimana è difficile lavorarci, sono tutti allenamenti di recupero e di preparazione della gara. Dobbiamo analizzare le prestazioni e dobbiamo analizzare quello che non sta andando, non dobbiamo guardare la classifica ma avanti. Abbiamo una gara fondamentale per la stagione martedì».
«Obiettivo? Non possiamo fare ora già i bilanci. La squadra ha fatto partite molto bene, ma c'è un rendimento altalenante. L'obiettivo è quello di essere sempre la stessa squadra come capitato in determinate partite. Cerchiamo la migliore versione di noi stessi. Sono convinto che la squadra sia migliorata, abbiamo alzato il livello della rosa con il mercato».
L'ultima risposta è da bocciatura in matematica: «...non è un andamento diverso allo scorso anno».
Sarà , ma i conti non ci tornano...