Dopo la caduta interna contro il Bologna, Carlo Ancelotti ha parlato alla stampa.
«Un periodo no ci può stare, ma adesso è troppo lungo. Come allenatore mi sento in discussione e mi prendo la mia responsabilità , ma non le voglio prendere tutte, gran parte ma non tutte. In campo ci vanno i calciatori, devono metterci del loro ed in questo momento non ce lo stanno mettendo, o solamente in parte. Domani mi confronterò con la squadra per capire cosa pensano, servono dei rimedi e delle soluzioni. Se i giocatori mi aiutano, bene, altrimenti le troverò da solo. Venerdì è stato chiarito qualcosa, ma ora va chiarito tra me e la squadra».
«Sembrava che la gara di Liverpool potesse essere una svolta, invece abbiamo commesso gli stessi errori delle altre volte. Mostriamo troppa fragilità . Non dobbiamo divagare troppo, il problema è tecnico e tattico: la squadra ha discontinuità , non riesce a mantenere l'attenzione che invece mostra in Europa. Contro il Liverpool abbiamo dimostrato straordinaria compattezza, oggi invece eravamo troppo aperti. Abbiamo fatto un primo tempo discreto e ci sta un calo dopo lo sforzo di Liverpool».
«Ci sono modi per farlo: magari un assetto più compatto ed ordinato, da qualche parte dobbiamo andare. I tifosi sono dispiaciuti e delusi e non posso che dargli ragione. Devo migliorare in fretta la situazione».
«La formazione? Non è un problema di selezione degli uomini, è un problema di collettivo che non sta funzionando. Mertens è stato utilizzato e gestito dopo la Nazionale. Col Liverpool ha fatto bene, per Callejon scelta tattica. Le questioni contrattuali non c'entrano, non hanno parlato con me mai di mercato. La situazione contrattuale va gestita dalla società come sta facendo. Oggi hanno giocato calciatori freschi, post Liverpool molti erano stanchi».
«La società ? Ci confrontiamo tutti i giorni, siamo tutti uniti e stiamo soffrendo in questo momento delicato. Vogliamo risolverlo, insieme, al più presto possibile».