Certo i problemi restano, ma vedere la voglia con cui anche al 93' gli azzurri si sono gettati all'arrembaggio, fa capire che un segnale di vita c'è. Questo è il primo dato positivo, come lo sono le prestazioni di alcuni singoli (Allan su tutti).
Finalmente la vittoria, più entusiasmante perché arrivata sul filo di lana e dopo averla voluta con tutte le forze. Il Natale sarà più sereno, il mercato gli darà anche qualcosa in più che evidentemente serve.
SASSUOLO (4-2-3-1): Pegolo; Muldur, Marlon, Peluso, Kyriakopoulos; Obiang, Locatelli; Duncan, Traore, Boga; Caputo. All. de Zerbi
NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Manolas, Luperto, Mario Rui, Allan, Fabian Ruiz, Zielinski, Callejon, Milik, Insigne. All. Gattuso
Per la sfida contro i neroverdi, Rino Gattuso deve fare a meno di Koulibaly (infortunato) e Maksimovic (squalificato). Spazio quindi a Luperto in difesa accanto a Manolas. Di Lorenzo e Mario Rui agiscono sugli esterni. A centrocampo da sinistra a destra ci sono Allan, Fabian Ruiz e Zielinski. In attacco il trio Insigne, Milik e Callejon. L'escluso eccellente è quindi Mertens.
E' quindi un Napoli che ad eccezione di Koulibaly (infortunato) è identico a quello del debutto flop con il Parma, ma con lo scambio di posizione tra Ruiz (che fa il regista) e Allan (che torna interno destro).
Rispetto a 7 giorni fa sarebbe uguale anche la partenza in svantaggio immediato, se non ci fossero la capoccia di Mario Rui che salva sulla linea (2') e un paratone di Meret su siluro di Duncan (4').
L'avvio insomma non è dei migliori, gli altri corrono tanto e meglio.
Dopo una decina di minuti il Sassuolo rifiata e il Napoli dà l'illusione di prendere campo. Ma la manovra è lenta e il solo Milik non può fare miracoli, visto che Insigne e Callejon sono assenti. L'unico pericolo lo creiamo da palla inattiva (14'), ma il colpo di testa sporco di Manolas accarezza la parte alta della traversa ed esce.
Dopo aver ripreso fiato, il Sassuolo ricomincia a martellare: pressing alto, combinazioni veloci e soprattutto cattiveria nei contrasti, quella che manca al Napoli.
Al 24' Caputo per un soffio non riesce a deviare in rete un cross basso di Traoré, che però al 28' è lasciato soletto da Mario Rui sul secondo palo, e può battere Meret sul cross lungo di Locatelli, 1-0.
Il Napoli è imbambolato, commette errori su errori e al 42' ringrazia Meret, che evita il peggio contro Traoré che gli si era presentato solo davanti.
Proprio Hysaj in avvio si fa superare facilmente da Boga, che spara però fuori.
Il Napoli prova a rianimarsi, e per poco non sfiora il gollonzo: Insigne viene lanciato in profondità e prova a sorprendere Pegolo dalla distanza, sarebbe un tiro sciacquo se non fosse che Pegolo indietreggiando cade, ma col piedino riesce a deviare in angolo.
Sull'angolo seguente Locatelli abbraccia Hysaj in modo eclatante in area, Valeri non vede e il VAR pure. Errore incredibile!
Un minuto dopo Insigne tira un piattone molle tra le braccia di Pegolo.
Segnali di vita dagli azzurri, che rischiano però grosso al 53', quando Muldur manco fosse Maradona si beve Insigne e Mario Rui in area e fa la barba al palo.
Il Sassuolo è stanco, dopo il primo tempo a razzo e la gara di mercoledì scorso nelle gambe. Senza il pressing asfissiante che lo aveva annebbiato nel primo tempo, il Napoli ha più tempo per ragionare e un colpo di testa di Milik (55') da posizione defilatissima chiama alla parata Pegolo.
Ma al 60' i due migliori (Milik e Allan) confezionano il pareggio: passaggio centrale di Insigne, finta di Milik, Allan riceve si gira al limite e spara all'incrocio, 1-1.
Il copione è cambiato, perché è evidente che il Sassuolo è in riserva di energia.
Il merito del Napoli è volere la vittoria a tutti i costi.
Allan con una incursione dalla destra sfiora il raddoppio (68'), ma Pegolo gli devia il tiro in angolo. Rischiamo però ancora al 70', quando Obiang centra la traversa azzurra.
Esce Ruiz, entra Elmas (71').
Allan, che era stato il migliore giocando sul centrodestra, viene spostato al centro.
Al 75' schema perfetto su punizione: Insigne a palombella per Callejon, che al volo spara su Pegolo.
Un minuto dopo ultimo cambio: fuori Milik, dentro Mertens.
Due minuti dopo la sfiga si accanisce contro gli azzurri: Zielinski scatta a destra, crossa basso e Callejon spara sulla traversa, Insigne riprende palla e tria, ma il pallone viene salvato sulla linea. Trenta secondi dopo Mertens a porta spalancata, di testa, manda fuori.
All'80' il Napoli raccoglie i frutti della pressione: Mertens entra in area, tira sul palo lontano e Pegolo respinge, ma sulla faccia di Callejon e la palla finisce in rete. Il VAR però annulla per fuorigioco di mezza scarpa.
All'89' Mertens sciupa ancora in contropiede, mandando fuori di poco a giro.
Al 93' Zielinski impegna Pegolo dalla distanza.
Sembra un'altra sfida sfigatissima, e invece al minuto 94 il Napoli prende a calci in culo due mesi di guai: angolo di Insigne, spizzata di Manolas e sul secondo palo Elmas viene anticipato da Obiang che mette dentro il gol della nostra vittoria.