Si spiega così la sconfitta con l'Inter, che lascia tanto rammarico perché il Napoli comunque offre la versione migliore e più organizzata della stagione, almeno fino al gol dell'1-3 che ha chiuso i giochi.
La notizia migliore comunque è che il Napoli non è più il relitto di qualche settimana fa. E' vivo e combatte.
A centrocampo recupera Fabian Ruiz, che si sistema in mezzo ad Allan e Zielinski.
In attacco il tridente Insigne, Milik e Callejon.
FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI (4-3-3): Meret, Hysaj, Di Lorenzo, Manolas, Mario Rui, Fabian, Allan, Zielinski, Callejon, Milik, Insigne. A disposizione: Ospina, Karnezis, Luperto, Tonelli, Elmas, Gaetano, Lozano, Llorente, Leandrinho, Younes. All. Gattuso
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar; De Vrij, Bastoni; Candreva, Vecino, Brozovic, Gagliardini, Biraghi; Lautaro Martinez, Lukaku. A disposizione: Padelli, Berni, Godin, Sanchez, Sensi, Ranocchia, Politano, Lazaro, Borja Valero, Dimarco, Barella, Esposito. All. Conte
Napoli e Inter viaggiano ad alta intensità sin dall'inizio, con pressing alto e ritmo di veloce.
A tratti comanda uno, a tratti comanda l'altro, senza sosta.
La differenza - come detto - la fa chi sta davanti, perché il Napoli sciupa tre occasioni in avvio con Milik (1' colpo di nuca alto da due metri) e soprattutto con Insigne (8'), che solo davanti ad Handanovic controlla male e perde palla. Lorenzo ne combina un'altra al 10', quando su contropiede perfetto innescato da Ruiz, anziché aprire per il libero Callejon decide di tirare una ciabattata fuori.
Dall'altra parte invece Lukaku è una furia, e al 14' approfitta di uno scivolone di Di Lorenzo per partire in campo aperto, Hysaj lo accompagnerebbe fin dentro la porta se servisse, e così gli lascia il tiro dal limite libero: sassata e gol, 0-1.
Poi, dopo un periodo buono in cui l'Inter in contropiede chiama Meret due volte alla paratona (26' e 27'), è ancora Lukaku a sfondare: arriva sul vertice sinistro dell'area, spara la botta e Meret stavolta fa la papera non trattenendo palla, 0-2.
Il Napoli barcolla ma non crolla, il che significa tanto.
Sfiora il gol con Insigne (27' miracolo di Handanovic) ma poi lo trova al 38': grande apertura di Zielinski per Callejon, che crossa in mezzo di prima per Milik che insacca, 1-2.
Sulle ali dell'entusiasmo, il Napoli stritola l'Inter nel finale di tempo, e proprio sul gong lo stesso Milik - su cross di Mario Rui - scippa il colpo di testa a Di Lorenzo e da 3 metri manda incredibilmente fuori.
L'Inter non esce più dalla sua metà campo, e così Conte toglie Gagliardini per inserire Barella.
La gara è nelle mani azzurre, ma la beffa è ancora in agguato. Al 61' l'Inter si affaccia per la prima volta dalle parti di Meret e fanno gol: cross in mezzo, Manolas praticamente stoppa la palla per Lautaro che insacca. Altro regalo, 1-3.
Il Napoli non si fa mancare neanche stavolta il palo settimanale: lo centra Insigne su punizione al 75'.
Poi entra Lozano per Hysaj, con Callejon che fa il terzino.
Poi entra Llorente per Ruiz: è 4-2-4.
Zielinski dalla distanza costringe Handanovic a una paratona (87').