Sulla sfida di stasera: «Oggi si fa la Storia. Se sono 30 anni che non li incrociamo, qualcosa vorrà pur dire. E se in questi anni abbiamo visto Bayern Monaco, Arsenal, Borussia Dortmund, Chelsea e oggi centriamo il punto più alto sfidando i più Grandi, quelli che hanno un bilancio con il quale non ci possiamo confrontare, allora vuol dire che siamo arrivati qui con la forza delle nostre idee. Ripenso ai giocatori che hanno giocato nel Napoli: ai Lavezzi, ai Cavani, agli Higuain; e a quelli che abbiamo adesso, che ci stanno regalando gioia».
Sul ruolo di Maradona. «Gli ho offerto di diventare ambasciatore del Napoli nella prospettiva di aprire accademie azzurre nel mondo. Aspetto cosa deciderà visto il nuovo ruolo in Fifa».
Sui tre tecnici che hanno giocato la Champions: «Mazzarri ci ha portato in Champions con un monte stipendi che era la metà di quello attuale. Benitez ha saputo trovare talenti pur rimanendo nel budget di quanto si poteva allora spendere, mentre Sarri è uno scienziato del calcio. Se penso che quando l'ho preso c'erano alcuni gruppi delle curve che mi hanno contestato con gli striscioni... mi viene da ridere».
Ancora su Sarri: «Intuii subito che era un allenatore speciale, perché è innamorato perso del bel calcio. Quello che ti porta con sfrontatezza a vincere, divertendo i tuoi fan. Poi è un grande studioso. Così meticoloso nel rapporto con i calciatori, che non brucia mai un nuovo acquisto. Se il Napoli avesse comprato Gagliardini, lui non lo avrebbe mai fatto entrare da subito, come invece ha fatto l'Inter».
L'affondo al Comune: «Avevo offerto complessivamente 75mln, ma Sindaco e consiglio hanno bocciato la mia proposta. Ho investito svariati milioni che non ho mai riavuto indietro».