La Juve ha commesso l'errore più grave: sottovalutare il Napoli di Gattuso, presentandosi con un atteggiamento snob e presuntuoso, come se gli bastasse giocare in ciabatte per vincere.
Il Napoli invece ha giocato col coltello tra i denti, che poi era l'unica soluzione possibile vista la situazione e vista anche l'emergenza (ricordiamoci che mancano Koulibaly, Maksimovic, Allan e mertens).
Due sono i simboli della serata: un sontuoso Hysaj, alla miglior prova della sua esperienza azzurra, e il capitano Insigne, letteralmente trasformato nell'ultima settimana.
Ma questa è la vittoria di tutti, perché nessuno si è sottratto alla battaglia, anche chi per caratteristiche non è affatto portato (leggasi Fabian Ruiz).
Per la sfida contro i bianconeri, Gattuso punta sulla stessa formazione che ha affrontato la Lazio, ad eccezione di Ospina (c'è Meret) e Lobotka (c'è Fabian Ruiz).
Malgrado il recupero di Maksimovic, sarà ancora Di Lorenzo a fare il centrale visto che il serbo non ha i 90' nelle gambe.
FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI (4-3-3): Meret, Hysaj, Manolas, Di Lorenzo, Mario Rui, Fabian, Demme, Zielinski, Callejon, Milik, Insigne. A disposizione: Karnezis, Daniele, Luperto, Maksimovic, Elmas, Lobotka, Llorente, Lozano, Leandrinho. All. Gattuso
JUVENTUS (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Dybala, Ronaldo, Higuain. A disposizione: Pinsoglio, Buffon, Ramsey, Douglas Costa, Rugani, Rabiot, Bernardeschi, Coccolo. All. Sarri
Sarà forse per i pareggi di Inter e Lazio che la Juve scende in campo molto sorniona e compassata, lentissima nello sviluppare la manovra. Merito però anche del Napoli, che in fase difensiva si schiera con un compatto 4-5-1 ed è concentratissimo a non sbagliare nulla.
Demme morde le caviglie a chiunque avanzi centralmente (beccandosi anche un giallo alla mezz'ora), mentre Hysaj francobolla Ronaldo senza lasciargli spazio alcuno. Si sacrificano anche Fabian e Zielinski, che tengono compatta la linea per evitare imbucate profonde.
Manolas si occupa dell'ultima linea di difesa, senza disdegnare la spazzata in tribuna se occorre.
Insomma un buonissimo Napoli dalla cintola in giù, che in attacco prova anche a pungere. Però Sarri che ci conosce bene, sacrifica Cuadrado a totale guardia di Insigne, e ci lascia più scoperto il fianco dove agiscono Hysaj e Callejon.
I tentativi di Milik (7' girata di testa alta) e dello stesso Callejon (16' spizzata debole su cross di Insigne) però non creano alcun serio pericolo a Szczesny.
Il primo tempo scorre via con uno score da sbadigli: mezzo tiro in porta del Napoli, zero della Juventus nei primi 45' (mai successo in questo campionato).
Il copione non cambia granché. Napoli ordinato, Juve compassata.
Zielinski ha una palla buona dal limite (54'9 ma la tira alta.
Al 61' il primo tiro della Juve, su contropiede innescato da un errore di Zileinski. Dybala lancia Ronaldo, che cavalca e apre per Higuain che in diagonale chiama Meret alla parata in tuffo.
Passa però un minuto e il Napoli passa: Insigne arriva al tiro dai 30 metri (da destra), una sassata precisa che Szczesny che respinge, ma da due passi Zielinski insacca, 1-0.
Il primo cambio di Gattuso arriva al 68'. Fuori Demme che era ammonito, dentro Lobotka.
Sarri risponde con Bernardeschi per Dybala e Douglas Costa per Matuidi.
Al 75' Insigne si fa ingolosire da un cross al bacio di Callejon, e tenta una spettacolare girata volante. Poco efficace ma di effetto. Alta.
All'80' finisce anche la partita di Zielinski, entra Elmas.
All'86' esplode il san Paolo: Elmas imbecca Milik il cui tiro è impreciso, dall'altra parte Callejon rimette al centro per Insigne, che al volto gira a rete battendo ancora Szczesny, 2-0.
Esce Milik, entra Llorente (89').
A rendere infuocato il finale, ecco la zampata del campione: al 90' Di Lorenzo si fa sorprendere da Ronaldo su pallone lungo e centrale, Meret è titubante in uscita, ed è gol, 2-1.
Si soffre.
La rovesciata di Higuain al 93' è facile preda di Meret, e sancisce la fine della partita.