Ancora non riusciamo a capire se ci è andata più di traverso la sconfitta oppure la sparata di De Laurentiis. Questo perché il ko del Bernabeu mal che vada ci costerà un'eliminazione già messa in preventivo.
La sparata di Aurelio invece può avere delle ripercussioni più profonde, perché viene dall'interno e potenzialmente apre una pericolosa fase di gelo tra dirigenza squadra e staff tecnico.
Abbiamo difeso il presidente praticamente sempre, sulla base dei suoi risultati. Quando lo offendevano, gli facevano striscioni contro o lo accusavano di fare del Napoli il proprio bancomat, noi ci siamo sempre schierati apertamente dalla sua parte perché
c'erano i risultati del campo a dargli ragione.
Per quegli stessi motivi, oggi però diciamo che
la sua sparata è un non-senso logico.
Se De Laurentiis giustamente sbandiera i suoi risultati per respingere le critiche, allora
dovrebbe a sua volta guardare i risultati di Sarri (sul campo e sul bilancio) prima di criticarlo. Se i giocatori oggi valgono 3 volte di più è perché Sarri li ha messi dentro un sistema di gioco che funziona come un orologio. Ma se funziona come un orologio è perché nessuno va in campo se non conosce a memoria il meccanismo. E questo può richiedere un giorno, un mese ma pure un anno.
A De Laurentiis brucia aver speso 20 o 30 milioni per giocatori che non vede giocare mai? Allora per coerenza
dovrebbe pensare anche a quello che grazie a Sarri ha venduto per 90 milioni a 29 anni, oppure a quello che stava per vendere a 15 lo scorso anno (K2) e che quest'anno ne vale 50. Oppure pensare a quanto vale adesso Zielinski, o a quanto vale adesso Mertens...
Se un'analisi va fatta, deve pensare a tutto e non solo a quello che gli rode, ma pure a quello che gli è tornato utile.
A conti fatti, se la sfida del Bernabeu doveva dirci a che punto è il Napoli possiamo tirare due somme: la squadra non ha saputo reggere ancora il confronto con i Galacticos, ma ha ancora il modo per rifarsi e recuperare. De Laurentiis invece questa sfida l'ha persa malissimo, e chissà se la recupera...
di
Stefano Mastro