«Dobbiamo pensare alla sfida di domani come quelle in cui devi essere al 100%, perché loro sono forti fisicamente. Il Torino non attraversa un momento positivo ma voglio una squadra che rispetti l'avversario e determinata. Ecco perché bisogna mandare in campo chi sta al meglio. Gente pronta a battagliare. Ieri la squadra era molto stanca. Alle 13.45 vengono i calciatori, facciamo dei test e vediamo chi ha recuperato».
Guarigione? «Domani è la gara perfetta per capire se siamo guariti o no. Una partita che cade a pennello. Il Torino è una squadra forte, con tante seconde palle, scontri fisici. Dobbiamo fare una grande partita dal punto di vista tecnico e caratteriale».
Dentro Milik, out Mertens. «La presenza di Arek non cambierà nulla, lui è molto bravo a legare il gioco e ha una classe immensa. Speriamo comunque di recuperare Dries, che proverà ad allenarsi con noi oggi. So quello che può darmi Milik, è l'ultimo dei problemi».
Koulibaly e Ghoulam. «Faouzi si sta allenando con grande continuità e sono molto contento. Koulibaly ha iniziato a correre, lo giudichiamo settimana prossima».
Andamento deludente in casa. «Non so come fare a migliorare la situazione, penso piuttosto a preparar bene la partita ed entrare nella testa dei calciatori. Serve consapevolezza da parte di tutti, è passato quello che abbiamo fatto contro il Barcellona. Ora bisogna parlare a Zaza, Belotti, Ansaldi... Il Torino non vince da tempo ma ha giocatori importanti, di valore. Dobbiamo essere concentrati. Serve affrontare ogni partita con lo stesso atteggiamento e questo nel calcio moderno succede raramente. Dobbiamo migliorare qui. Le partite si vincono durante la settimana. Contro Lecce, Parma e Fiorentina sembravamo tutto tranne che una squadra. Non dobbiamo dimenticare quelle giornate, ci sono modi e modi di perdere una partita. Sembravamo senza sangue, sfilacciati. Dobbiamo dare sempre la sensazione di essere squadra».
Spogliatoio. «Mettiamo da parte tutto quello che c'è da chiarire, dai rinnovi ad altre robe. Dobbiamo allenarci in modo serio facendo prestazioni importanti. Dopo si sistemerà tutto. Non dobbiamo pensare al nostro orticello, dobbiamo pensare tutti alla stessa direzione. Ci sono passato prima di loro in situazioni così: volevo andar via, non mi trovavo bene, dovevo firmare il contratto e non arrivava l'accordo, arrivavano calciatori che guadagnavano più di me. Bisogna lavorare, arriverà il momento giusto».
Futuro a Napoli? «Mi piacerebbe molto, ho un contratto fino al 2021 con una via di uscita mia del 30 aprile. Non è il problema del contratto, sento tre o quattro volte al giorno De Laurentiis e ne parleremo, ma c'è tempo. Mi voglio sentire a mio agio. Mi gaso quando vedo un ambiente bello ma non mi deprimo quando le cose vanno male. Voglio allenare gente che deve stare bene qua. Io ci sto benissimo. Ho firmato per sei mesi sapendo di esserci squadre che mi offrivano un anno e mezzo. Questo club mi ha dato una possibilità incredibile: ho esordito in Champions lavorando con calciatori forti. Non ci sono problemi di contratto. Sto bene qua».