Secondo il presidente AIC Damiano Tommasi, "adesso abbiamo un elemento in più rispetto alle scorse settimane", ovvero "la preoccupazione che si chiudano qui i campionati". Finora questa eventualità è rimasta sempre sullo sfondo e mai in primo piano. Proprio per questo adesso si può intavolare una discussione sulla gestione dei contratti dei calciatori, perché il quadro s'è fatto più chiaro (anzi scuro, nerissimo).
E' chiaro che dal punto di vista dell'AIC, se si chiede un taglio dei compensi fino a giugno, implicitamente i club devono ammettere che il campionato sia finito. Se invece sperano di tornare a lavorare a maggio, i tagli proposti dovranno essere relativi solo a una parte di marzo e aprile e non andare oltre.