«Questo momento è un brutto colpo per tutta l'economia mondiale, quindi anche per il calcio, ci sarà un contraccolpo difficile però da quantificare».
La sua giornata. «Lavoro quanto prima. La mattinata sto con gli scout per la visione dei video, poi nel pomeriggio mi confronto con Rino che mi relaziona sugli allenamenti quotidiani ed anche col suo staff mi confronto con i giocatori proposti dagli scout, c'è una continua valutazione. In serata facciamo ogni tanto una conference con dirigenti e proprietà e ci teniamo aggiornati».
«Rinnovi? Questa situazione corrente non ci aiuta perchè gli incontri sono fondamentali, stiamo lavorando da casa. Ci stiamo adoperando con gli agenti per trovare delle soluzioni con chi deve rinnovare».
Covid e mercato. «Tenerlo aperto tutto il tempo sarebbe necessario, ma andrebbe contro l'etica del campionato, i giocatori non avrebbero la testa sulle partite, come avviene spesso a gennaio con situazioni spiacevoli negli spogliatoi. Tutto aperto non credo sia giusto».
«Questo è un mese in cui arrivano segnalazioni, ci confrontiamo con lo scout e tutti i ruoli. Boga e Ricci? Il primo è un calciatore importante e bravo nell'uno contro uno, è molto interessante. L'altro è un 2001 che sta giocando in pianta stabile, ma in questo momento non abbiamo fatto telefonate così incisive sul mercato».
Cifre del mercato? «I numeri che abbiamo fatto sono meriti del presidente, è un vanto per l’Italia avere una agenda del genere. Facciamo grandi sacrifici, staremo attenti ancor di più con le cifre delle negoziazioni anche a costo di perdere qualche calciatore. Ci sarà un ridimensionamento anche da parte nostra ma non ci saranno sconti per grandi campioni, non ci saranno problemi per un grande campione trovare una squadra disposta a mettere tanti soldi».
Lozano? «E’ arrivato che non stava benissimo, ha passato una estate tribolata con un infortunio e le voci di mercato. Ha fatto buone partite con Carlo da seconda punta, non ha fatto benissimo come si poteva pensare ma neanche male come molti dicono. Farà vedere in futuro quello che sarà capace di fare».
Astori? «Stava per venire da noi ma poi saltò a causa dei diritti d’immagine, è un ragazzo incredibile. Di Lorenzo uno dei migliori acquisti? Sì ma i meriti vanno divisi in parti uguali».
Icardi? «Ci sono sempre calciatori bravi che ti possono stupire ed impressionare ma non posso far nomi. Icardi è un grande calciatore. Chi non lo vorrebbe? E' lontano però dalle nostre possibilità ».
Meret? «E' molto bravo, è un patrimonio della società e sta crescendo molto. E' stato un salto nel vuoto perché aveva solo 18 partite in Serie A. Rino gli ha preferito a volte Ospina ma noi siamo contenti, sta crescendo anche con i piedi e sta diventando il portiere che noi ci aspettavamo. Zielinski è diventato un fuoriclasse ma non se n'è ancora accorto. E' tardivo nel senso che prende confidenza con gli altri e con sé stesso piano piano».
Divorzio di Milik? «Vorremmo tenerlo e lo consideriamo un giocatore molto importante, stiamo trattando con il suo entourage e c'è ancora tempo. Avrà tanti estimatori ma questo è normale».