Per tornare in campo servirà anzitutto uno screening degli atleti, che dovranno poi rimanere in ritiro chiuso, che sarà molto più rigido di quelli estivi.
Lo screening preliminare (almeno un paio di giorni prima del ritiro) non sarà una passeggiata, visto che comporterà un test molecolare rapido e un test sierologico, un’anamnesi accurata, una visita clinica, esami strumentali e del sangue.
Un enorme sforzo quindi, che potrebbe comunque risultare inutile: basterebbe infatti un solo atleta positivo per far saltare il banco, e far chiudere tutto di nuovo.