Un'altra giornata tesa e caotica sul fronte Serie A. L'incertezza sulla possibile ripresa continua, ma intanto cresce la pressione sul governo affinché si torni in campo, perché i soldi che girano attorno al calcio sono tanti (e ne beneficia anche il Fisco italiano).
La Lega di Serie A ha annunciato che si riunirà di urgenza venerdì prossimo, 1 maggio in videoconferenza. Si deve parlare di ripresa dei campionato e di rapporti con i concessionari dei diritti TV. Soldi e pallone, insomma.
Verrà probabilmente scelta una strategia comune per decidere se chiedere apertamente, e tutti insieme, la ripresa oppure avviarsi verso una chiusura anticipata della stagione. Ma una decisione va presa.
Intanto s'è riunito anche il
Consiglio direttivo della Serie B, che ha deliberato la necessità , per concludere l’attuale stagione sportiva, di
almeno tre mesi dal nulla osta governativo sulla ripresa degli allenamenti. Significa che se si parte il 18 maggio, si finisce verso la metà di Agosto.
S'è fatta viva anche l'
Assocalciatori, con un comunicato forte, dove si chiede apertamente di permettere quanto prima che ci si torni ad allenare:
"manifestiamo perplessità e sorpresa in merito alla decisione del Governo. Si ritiene discriminatoria e illogica l’idea di far riprendere l'attività degli sportive individuali e non consentire ai calciatori professionisti – così come ad altri atleti tesserati per discipline di squadra – lo svolgimento di allenamenti in forma individuale nei centri sportivi, come peraltro già consentito nel mese di marzo 2020. La norma, inoltre, rischia di produrre un aggravamento e non il contenimento del rischio! Per il lavoratore sportivo la fase di riatletizzazione dopo questo stop obbligato è un passaggio necessario e utile anche ad evitare infortuni e per essere pronti per iniziare il 18 maggio gli allenamenti di gruppo; non v’è che non veda come sia sicuramente più pericoloso fare attività individuale nelle zone cittadine e su superficie inidonee. Rimane l’auspicio di un pronto intervento del Governo utile ad eliminare le evidenti distorsioni che deriveranno dalla applicazione delle norme contenute nel DPCM del 26 aprile u.s.".
Sempre in giornata, ancora un
intervento del ministro dello sport, Spadafora:
"Gli sport di squadra dovrebbero avere inizio auspicabilmente il 18 maggio. Queste linee guida le stiamo perfezionando e poi le sottoporremo al comitato tecnico scientifico che deve valutare se sono sufficienti per garantire la sicurezza."