Di Lorenzo 7: Su e giù per larghi tratti del match. In fase difensiva impeccabile.
Maksimovic 7.5: Gara perfetta, che avrebbe potuto condire col gol partita al 91'. Freddo dal dischetto.
Koulibaly 7: Un paio di sbavature in più del compagno di reparto, ma solo per questo prende mezzo voto in meno.
Mario Rui 7: Molto attento e applicato. Contiene sempre Dybala, soffre un po' di più Douglas Costa. Deve spendere un giallo per colpa di un passaggio sciocco di Insigne. Si innervosisce e Gattuso lo cambia, dopo che si era fatto un mazzo così.
Demme 7: Da rugby la percussione al 42', peccato che spari dritto per dritto in bocca a Buffon. Corre senza sosta offrendo ai compagni sempre un appoggio. E non sbaglia un pallone.
Zielinski 6: Primo tempo sonnacchioso, poi cresce col passare del tempo ma senza strafare.
Callejon 6: Anche lui prende una sufficienza di stima, visti i due errori in disimpegno che mandano al tiro prima Ronaldo e in seguito Bentancur. Finisce la sua storia azzurra con un titolo. Grazie di tutto José.
Mertens 6.5: Lavora più dalla tre quarti in giù che sotto porta avversaria. Ma si batte senza sosta, finché regge. Festeggia così il rinnovo.
Insigne 7: Scheggia il palo su punizione, poi impegna Buffon allo scadere di primo tempo. Dal 60' entra in modalità riserva, perdendo qualche volta l'uomo in difesa. Ma dal dischetto si prende la responsabilità del primo tiro e lo segna.
ENTRATI
Politano (65') 6.5: Due tiri in porta nella ripresa del Napoli portano la sua firma. Entra con vivacità .
Allan (80') sv:
Hysaj (80') sv:
Elmas (87') sv: Entra ed ha la possibilità di entrare nella storia, ma il su tiro da mezzo metro si stampa sul palo. Venti minuti dopo, nella storia ci finisce comunque.
ALLENATORE
Gattuso 7.5: Non è ne' un voto complessivo alla stagione, ne' di esaltazione per la vittoria. E' un voto alla specifica partita. Ingabbia la Juve come fece al San Paolo, concedendo una sola vera palla gol alla banda bianconera. Il suo Napoli invece di occasioni ne costruisce almeno 4 nitidissime (con due pali), e ha pure le "palle" di dimenticarsi di strameritare la vittoria dopo 90 minuti, per andarsela a prendere ai rigori.
Ha trasformato una squadra defunta in una banda allegra e divertente, ed ha trasformato una stagione deprimente in una che finirà per sempre negli almanacchi.
di Stefano Mastro