Il presidente De Laurentiis ha parato dopo la vittoria in Coppa Italia, quarto trofeo della sua era azzurra.
«La vittoria era nell'aria perchè da quando è arrivato Gattuso son cambiate molte cose e tutti si sono compattati intorno a lui, alla società ed intorno all'idea di Napoli. Posso essere stato bravo ad aver scelto Gattuso, è l’unica persona che ha avuto il merito di riuscire a ricompattare quello che si era dissolto, sia come qualità di gioco che come schema di gioco. Era arrivato in una situazione molto difficile, e oggi raccoglie i frutti del lavoro».
«Sono sicuro che tutti i giocatori nelle sue mani, anche i meno utilizzati, saranno delle pepite d’oro. Il ciclo è già cominciato, quando è venuto gli ho detto tu perderai le prime 4-5 partite, poi andrai avanti come una freccia. Si vedeva che aveva la capacità del manico. Guardate anche Meret».
«Napoli è l'unica che riesce a contestare il titolo alla Juventus e questa è un'altra volta in cui l'abbiamo battuta. Spero di battere la Juve anche in campionato vincendo lo scudetto. La Champions? I sogni son importanti nella vita e ci fanno superare le difficoltà ».
Sulla premiazione con Agnelli. «Con Andrea avevamo stabilito di consegnare insieme le medaglie, io dovevo farlo ai calciatori della Juve, ma mi sono distratto e loro se le sono prese da soli».
Multe. «Non ne abbiamo parlato. L'importante è che hanno cancellato l’era precedente, sono maturi, è un grande esempio di sportività e professionalità , ci siamo concentrati sulla ripresa. Abbiamo ancora una grandissima partita contro il Barcellona, potrebbe accadere d’arrivare ai quarti, sarebbe un coronamento inaspettato di un anno maledetto dal coronavirus. La squadra sta reagendo bene, è inutile ricordare il passato, anch’io ho rimosso, perchè devo pensare a quel contesto che ho criticato per primo, esonerando l’allenatore».