Dopo il ko di Bergamo, si può cominciare a ragionare sulla prossima gara che conta, ovvero il ritorno di Champions col Barcellona tra un mese.
Nessun rimpianto comunque, perché l'Atalanta la vince con merito, capitalizzando al massimo 10 minuti di furore a inizio ripresa. Quel furore che invece il Napoli non ha avuto, pur giocando una partita onesta. A conti fatti, il Napoli ha avuto si e no un paio di occasioni e neppure tanto clamorose. Pochissimo, se sei costretto a vincere.
FORMAZIONI UFFICIALI
ATALANTA (3-5-2): Gollini, Toloi, Caldara, Djimsiti, Castagne, De Roon, Freuler, Gosens, Pasalic, Gomez, Zapata. All. Gasperini
NAPOLI (4-3-3): Ospina, Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui, Fabian, Demme, Zielinski, Politano, Mertens, Insigne. All. Gattuso
Gattuso ha dovuto fare ancora a meno di Allan, fermato da un problema muscolare, e Llorente. I due non sono neppure partiti alla volta di Bergamo.
Tra i pali torna Ospina, mentre in difesa confermata la coppia centrale Maksimovic-Koulibaly. Tornano Demme a centrocampo dall'inizio, così come Politano in attacco.
Tutto bello e fatto con grande applicazione, ma tuttavia il predominio azzurro non porta alcun frutto.
Nella prima mezz'ora abbondante l'unico tentativo è un colpo di testa di Koulibaly al 14' (cross di Fabian Ruiz), che da posizione molto invitante colpisce male e manda alto. Peraltro 60 secondi dopo arriva anche l'unico tentativo dell'Atalanta in mezz'ora: sassata di Gomez da 30 metri che Ospina toglie dall'angolino basso.
Dopo questo botta e risposta, tornano a latitare le emozioni.
Al 25' Ospina, fin lì attento e reattivo, in uscita sbatte sul ginocchio di Gosens e si procura un brutto taglio. Dopo 5 minuti di assistenza medica, è necessario il cambio. Entra Meret.
Al 35' primo tiro in porta degli azzurri: è di Insigne dalla distanza, para facile Gollini.
Cinque minuti dopo occasione ghiotta per l'Atalanta. Zapata colpisce male di testa da 3 metri, la palla sbatte su Toloi a mezzo metro dalla porta e ooi Meret la controlla (Toloi era comunque in offside).
Al 46' il cross buono arriva sulla testa dell'uomo sbagliato, quella di Politano che fa quel che può e colpisce mandando alto.
L'Atalanta entra in campo col piglio aggressivo, e dopo 2 minuti la sblocca. In uscita il Napoli si fa soffiare palla, Koulibaly in posizione di terzino sinistro non sale, nel frattempo Maksimovic e Mario Rui al centro salgono ma senza guardare gli avversari liberi, Pasalic su tutti, e così il cross di Gomez al centro trova il croato solo soletto a insaccare, 1-0. Un errore collettivo di reparto ci costa carissimo.
Il gol subìto affonda psicologicamente il Napoli, l'Atalanta lo capisce e martella ancora. Arriva il bis al 55': affondo di Castagne a destra, cross basso per Toloi che tira malissimo, ma diventa un assist d'oro per Gosens che in diagonale insacca, 2-0.
Quattro dei loro contro 4 dei nostri, il centrocampo non c'era.
Gattuso cambia. Fuori Insigne e Mertens, dentro Lozano e Milik.
Ma solo al 68' si vede di nuovo il Napoli. Grandissimo tacco di Zielinski che libera al tiro da posizione centrale Fabian, ma lo spagnolo calcia fuori.
Al 72' Gattuso fa l'ultima finestra dei cambi. Lobotka per Demme, Callejon per Politano.
Al 78' Milik ribatte a rete una respinta maldestra di Gollini, ma era in fuorigioco. Gol annullato.
Tutto qui il Napoli, che ormai ha la testa alla Champions, quella di agosto.