Scrivevamo che l'affare era vicino al traguardo, ma se il traguardo non viene tagliato non si può dare nulla per scontato.
Probabilmente il ragazzo - che legittimamente ha sempre messo la Premier in cima ai suoi pensieri - non ha gradito il fatto che i suoi agenti si sono mossi con forza in direzione Napoli, senza aver battuto a sufficienza la pista inglese. Del resto a Osimhen non gliene può fregare di meno che il Lilla avesse fretta di cederlo.
Per questo motivo ha bruscamente virato verso il procuratore francese William D’Avila, che gli ha promesso un ingaggio maggiore e dei contatti più incisivi con le big del calcio inglese.
Da qui in avanti la storia è nota.
William D’Avila formalmente non ha chiuso le porte al Napoli, ma è chiaro che se spara 5,6,7 milioni di ingaggio e chiede pure una sostanziosa commissione, è come se ci stesse sbattendo garbatamente la porta in faccia. E poi ADL a certi ricatti non cede.
E allora che si fa? Niente, si aspetta.
La proposta del Napoli è sul piatto e non verrà cambiata. Al massimo solo qualche limatura. Se la missione di D’Avila in Premier avrà successo nei prossimi giorni, amen. Se non dovesse avere successo, tornerà lui a chiamare il Napoli per rimettersi attorno al tavolo, anche perché il Napoli gli ha fatto capire che non aspetterà più i suoi comodi.