Le qualità il Napoli ce le ha, pure per mettere paura ad una corazzata come il Barcellona (quel palo colpito dopo 120 secondi...). Però ha imparato a sue spese che non si può staccare la spina o deprimersi manco per un minuto, figuriamoci per mezz'ora. Perché in quella mezz'ora (tra il 10' e il 40') Messi ci ha devastati spingendo di fatto il Barcellona ai quarti.
Il secondo insegnamento è che a certi livelli quando hai delle occasioni devi sfruttarle. Il Barcellona ha tirato 5 volte segnando 4 gol, uno annullato. Il Napoli ha tirato di più, ma s'è fermato a un gol su rigore.
Peccato davvero, ma comunque un applauso va fatto a tutti, soprattutto a chi ha giocato la sua ultima in azzurro (peraltro alcuni di loro sono stati i peggiori in campo, va be').
FORMAZIONI UFFICIALI
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Semedo, Piqué, Lenglet, Alba; Sergi Roberto, Rakitic, De Jong; Messi; Suarez, Griezmann. A disposizione: Neto, Inaki Pena, Junior Firpo, Riqui Puig, Ansu Fati, Ronald Araujo, Monchu, Minguez, De La Fuente, Rein, Orellana. Al Setien
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Koulibaly, Manolas, Mário Rui; Fabián Ruiz, Demme, Zielinski; Callejon, Mertens, Insigne. A disposizione: Meret, Karnezis, Allan, Llorente, Lozano, Elmas, Luperto, Maksimovic, Politano, Hysaj, Lobotka, Milik. All. Gattuso
Se la formazione non sorprende, quello che invece impressiona in positivo è la sfacciataggine degli azzurri, che palleggiano in faccia al Barca e in pochi minuti gli mettono tanta paura.
Dopo 2 minuti infatti Insigne imbuca per Mertens, che viene liberato da un rimpallo e tira, ma colpisce sporco e la palla si stampa sul PALO.
Un minuto dopo Jordi Alba toglie palla dai piedi di Callejon che stava per tirare.
All'8' su lancio di Manolas, Mertens apparecchia per Zielinski che sbaglia il tiro.
Sembra l'inizio di una serata molto promettente, ma la storia cambia in malo modo perché a un certo punto Messi entra in scena e praticamente da solo sposta l'ago della bilancia tutto dalla parte balugrana...
In mezzo a tanto Napoli infatti, il lampo del numero 10 del Barcellona porta a un calcio d'angolo. Viene battuto da sinistra, Lenglet spinge a due mani Demme lanciandolo su Kouliably, poi di testa colpisce indisturbato e segna, 1-0. Il VAR si inchina al Barcellona e conferma la rete, mah.
Il Napoli accusa il colpo e al 22' si inchina a Messi che fa una cosa mostruosa: si infila tra tre avversari, cade, Koulibaly tiene il piedino per evitare di fargli fallo in area, e Messi da terra indovina un diagonale che batte Ospina, 2-0.
Se lo svantaggio era stata una botta, il doppio svantaggio è una grossa mazzata.
Peggio potrebbe andare però poco dopo (30'), perché in contropiede il Barca manda al tiro Suarez, Ospina respinge ma sul cross di Griezmann Messi dall'altra parte in mezzo metro stoppa eludendo Mario Rui e da due passi insacca, 3-0. Il dubbio riguardo un tocco di mano di Messi, che viene sanzionato dal VAR.
Restiamo vivi, ma in realtà la testa non riesce a riprendersi.
Al 40' altra genialata di Messi, che infila il piede mentre Koulibaly sta rinviando in area e si fa scalciare il piede. Rigore solarissimo, che il VAR giustamente assegna.
Con Messi a bordo campo per infortunio, Suarez va dal dischetto e insacca, 3-0.
Al tramonto del primo tempo il Napoli ha un sussulto. Di Lorenzo serve in mezzo all'area Mertens, sul quale Rakitic è ingenuo ad affondare il piedino. Dries va giù ed è rigore.
Insigne dal dischetto spiazza Ter Stegen e fa 3-1.
Sembrava tutto finito, e invece il gol accende il Napoli che al 47' sfiora il 3-2, quando Insigne crossa basso in area e un super Piquet anticipa Callejon a un metro dalla porta.
Gli azzurri capiscono che non si può lasciare alcun rammarico in Catalogna, e allora partono a spron battuto, con coraggio e aggredendo altissimi. Pazienza se si corre qualche rischio.
Piace il Napoli, che al 52' va vicinissimo al gol quando Insigne da 4 metri tocca di testa tra le braccia di Ter Stegen.
Malgrado un atteggiamento più sfrontato, il Napoli non costruisce nulla.
Gattuso allora cambia ancora. Callejon per Politano, Lozano per Zielinski. Siamo col 4-2-3-1 con Lozano punta centrale e Mertens subito dietro.
Passa un minuto e Insigne serve al messicano una gran palla in area, ma Lozano di testa la gira fuori.
Al 79' gli ultimi due cambi di Gattuso: fuori Insigne e Fabian, dentro Elmas e Milik.
Lozano si allarga a sinistra.
Passano 60 secondi e l'urlo ci si strozza in gola quando su cross di Mario Rui, Milik insacca ma in fuorigioco. Peccato.
Il Napoli passa gli ultimi 15 minuti nella metà campo avversaria, con Di Lorenzo che va al tiro addirittura tre volte. Ma niente, non siamo capaci di sfondare.
Alla fine ci restano gli applausi, le pacche sulla spalla e un arrivederci, speriamo, a tra due anni.