Detto questo, passiamo alle vicende del campo. Perchè lì i conti non ci tornano affatto, e gli episodi arbitrali rischiano di farli passare in secondo piano.
Il Napoli ha fatto un buon primo tempo, giocando bene e comandando le operazioni. Fin qui siamo d'accordo.
Però il bel primo tempo fatto ha fruttato due tiri (c'è anche quello di Hamsik) e un gol, contro 5 occasioni juventine nitide: il tiro di Higuain da dentro l'area che è andato di poco alto, la fuga di Dybala che è stato "spostato" da Strinic (ma non è rigore) quando era solo davanti a Reina, la zuccata di Mandzukic alta di poco e la doppia occasione Mandzukic-Lichtsteiner al 44'. Cinque, belle grosse.
Se giocando meglio concedi il doppio di quello che crei, è evidente che qualcosa non funziona là dietro. Vero è che dall'altra parte ci sono Higuain, Dybala e Mandzukic, però comunque ci sembra una sproporzione.
Il fallo su Dybala non è un'occasione juventina, bensì una cavolata difensiva napoletana (magari K2 non lo tocca, ma comunque è un intervento temerario). Il secondo gol juventino è una mezza occasione perché quel cross non avrebbe spaventato nessuno. Però hanno fatto un'altra cavolata difensiva. Il rigore su Cuadrado? Quella sì che è un'occasionissima, che però non avrebbe manco dovuto esserci perché venti secondi prima il rigore c'era per noi. Quante parate ha dovuto fare Reina nel secondo tempo? Zero. Nel primo tempo sono state almeno 3.
Eppure nel secondo tempo abbiamo preso 3 gol.
Che le decisioni arbitrali abbiano inciso in modo pesante sulla partita è fuor di dubbio. Però forse sarà il caso riflettere sul perché siamo sempre più ballerini là dietro: una volta si perdono l'uomo, un'altra escono a farfalle, un'altra ancora dormono sui palloni alti, ecc ecc ecc.
E sarà il caso riflettere anche sul perché sono stati investiti 35 milioni nella difesa per vedere certi scempi...
di Stefano Mastro