Ecco le parole del tecnico azzurro.
«Qui ho segnato un gol? Non ricordo... sono passati tanti anni. Sono rimasto sorpreso delle strutture e delle persone. Non pensavo di trovare un posto così, troppo facile fare calcio così con 3 campi e albergo vicino. E' tanta roba. Ringraziamo Castel di Sangro per come ci sta trattando. Siamo soddisfatti».
Mercato. «Questa è una squadra forte, con giovani tra i più forti d'Europa. Sono contento di chi alleno, poi ci sono le problematiche societarie: il club ha perso tanto senza i tifosi, senza la Champions e devo sentire anche quello che mi dice la società ma sono contento ed alleno. Se partirà qualcuno vedremo... se partirà ».
Stravolgimenti. «Siamo passati da una stagione all'altra in 2 settimane. Stiamo ancora giocando un calcio diverso, qualcosa di nuovo a cui dobbiamo farci trovare pronti. Inoltre tra pochi giorni andranno via i calciatori impegnati nelle nazionali, un'altra cosa che non si era mia vista. E poi partite ogni 3 giorni... dovremo essere bravi a fare meno danni possibile, perdendo pochi giocatori. La bravura degli staff sarà quella di perdere pochi calciatori».
«Mertens e Osimhen insieme? Non ho solo loro, ci sono Insigne e Lozano che può dare molto di più rispetto a quanto fatto in questi primi 6 mesi. Vediamo, abbiamo in testa qualcosa ma bisogna vedere qualcosa. Se pensiamo in avanti, poi balliamo a centrocampo e difesa: la coperta deve essere bene tirata».
Motivazioni. «Un giocatore deve restare qui mettendoci testa, cuore e voglia. Se non c'è più voglia, meglio cambiare aria. Mi sono arrabbiato tantissimo alla ripartenza: abbiamo vinto la coppa Italia, ma ho rotto le scatole ai miei giocatori quando si perdeva, volevo alzare l'asticella. Col Barcellona abbiamo buttato via la partita. Sia in personalità che come gioco. Dobbiamo migliorare per il prossimo step. Mi aspetto tanto dalla vecchia guardia. Ma dobbiamo essere lucidi».