Ecco le parole del presidente De Laurentiis.
«L'Abruzzo è stata la prima regione che ha permesso ai tifosi di assistere agli allenamenti. Non è poca cosa e la regione sta cercando anche di aumentare questo numero, visto che l'impianto è straordinario e ha 7mila posti. Speriamo di aumentare il numero di presenze in maniera cospicua».
Se sommiamo gli acquisti della scorsa estate, di gennaio e quello di Osimhen, abbiamo sfondato il muro dei 300 milioni. In questo momento abbiamo 35 giocatori in campo e manca Petagna che è risultato positivo per colpa del fratello. Dovrebbero essere 22 più 3 portieri. Ci sono 11 elementi in esubero. Adesso Gattuso sta esaminando anche altri calciatori che vengono dal prestito: si prenderà una decisione su chi deve restare e chi partire. Se questo mercato sarà difficile, potremmo anche non cedere i big. Non faremo una campagna di saldi: ci sono avvoltoi che quasi stanno aspettando per colpire in picchiata. Abbiamo corazze imprenetrabile e si sbeccheranno senza ottenere quello che vogliono. Mi auguro che vadano in porto tutte le cessioni fissate la passata stagione».
«Koulibaly? La domanda fa fatta a Manchester United, City e Psg che sono le uniche in grado di poter pagare certe cifre».
Diritti tv. «Il 28 ci sarà l'apertura delle nuove offerte. Ora si è aggiunto qualche gruppo che vuole seguire il calcio Napoli con percenutali sul fatturato. Poi ci sono quelli di Infront e la mia vision che prevede una modernizzazione di tutto. Si può tirare fuori una cifra di circa 15 miliardi e mezzo: molti furbastri, giocando sulla divisione degli introiti, hanno giocato non dico sporco, ma male. Questo mi ha fatto piacere, così abbiamo impennato il calore del calcio italiano. A noi manca un miliardo all'anno per raggiungere gli inglesi. Siamo schiavi della vecchia mentalità , schiavi delle legge Melandri: una irresponsabile, ha fatto danni anche sul cinema con danni a non finire. Il governo non ha la vision che ho io: il governo non ci capisce nulla».
Stadi. «Devono riaprire, sembriamo attori che recitano una parte nelle mani di Ceferin: il calcio europeo non può stravolgere tutto per rispettare le date europee. Il campionato va rispettato, quella deve essere priorità , il resto viene dopo».