«Le amichevoli contano poco, io spero di conquistare i tifosi del Napoli con le partite ufficiali, che invece contano qualcosa. Sono arrivato dieci giorni fa e mi sto integrando bene nel gruppo, è un onore giocare insieme a gente come Insigne e Mertens, che ho sempre ammirato in tv e quando ci ho giocato contro. Ma ho tutte le carte in regola per ritagliarmi il mio posto. Non vedo l'ora che inizi il campionato».
Su Gattuso. «Mi allenavo con lui al Milan, quand'era ancora un giocatore. Era un esempio per tutti per la sua voglia di non mollare mai. Adesso è lo stesso da allenatore. Trasmette carica ed energia. Seguirò le sue indicazioni e quando giocherò lo deciderà lui».
Doti. «Mi piace dialogare coi compagni, abbassarmi e aprire gli spazi. Nell'ultimo periodo sono migliorato tanto in zona gol ma devo farlo ancora perché sono giovane. La Nazionale? E' un obiettivo che passa attraverso Napoli, devo allenarmi bene e giocare. Se farò bene, la Nazionale sarà una conseguenza».
Approccio con la città . «Non ci ero mai stato e m'è piaciuta subito. Devo dire grazie a Lello, la persona che mi ha accompagnato in vari luoghi della città . Non vedo l'ora che possa venire anche la mia famiglia per girarla insieme. Napoli mi fa sentire a casa, inoltre ho tanti famigliari del Sud Italia e che vivono a Napoli. Sono solo da dieci giorni qui e devo dire che mi piace molto. I tifosi sono super-calorosi, la piazza è bella. Spero che possano tornare allo stadio».